Diagnosi genetica. Conferenza internazionale a Bologna

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Dott. Luca Gianaroli

Bologna, 26 aprile 2016 – Dall’8 all’11 maggio Bologna ospiterà la 15^ Conferenza Internazionale sulla Diagnosi Genetica Preimpianto (PGD) organizzata dalla Preimplantation Genetic Diagnosis International Society (PGDIS) in collaborazione son S.I.S.Me.R. Più di 300 gli scienziati provenienti da oltre 35 paesi nel mondo che parteciperanno ai quattro giorni di dibattiti e approfondimenti scientifici sul tema delle indagini genetiche preconcezionali e prenatali.

Organizzatore locale è il dott. Luca Gianaroli, in passato Presidente della PGDIS e attualmente direttore scientifico di S.I.S.Me.R.: “È un vero onore ospitare a Bologna questo Congresso, non solamente per il suo grande valore scientifico, ma soprattutto per i contributi di altissimo livello che verranno presentati sul tema della diagnosi genetica preimpianto e prenatale, quanto mai attuali soprattutto nel nostro Paese”.

Il Congresso si rivolge in particolar modo a biologi, medici specialisti della PMA così come a embriologi e genetisti.

Attualmente le analisi genetiche permettono di individuare e studiare un numero sempre crescente di malattie anche molto rare. Questo, oltre ad essere un passo molto importante per lo sviluppo di medicinali e trattamenti medici sempre più personalizzati e mirati, costituisce una grande speranza per le coppie affette da o portatrici di patologie genetiche che, attraverso la diagnosi preimpianto, possono prevenire la trasmissione di queste malattie, spesso anche molto gravi, ai propri figli.

Queste tecniche, che fino a pochi anni fa erano vietate in Italia, sono ora nuovamente accessibili a tutti grazie agli interventi della Corte Costituzionale. Le nuove tecnologie attualmente disponibili hanno reso la diagnosi preimpianto una tecnica sempre più accurata e affidabile, applicabile a un ventaglio di patologie tuttora in corso di ampliamento.

Durante il Congresso verranno analizzate anche le tecniche NIPT (Analisi Prenatale Non Invasiva) che, attraverso un semplice screening del sangue materno (contenente frammenti del DNA del feto) permettono di individuare con elevato grado di accuratezza il rischio legato ad alcune delle più comuni patologie genetiche come ad esempio la trisomia 21 (Sindrome di Down), la trisomia 18 (Sindrome di Edwards) o la trisomia 13 (o Sindrome di Patau).

Infine, l’evento sarà un’occasione per dibattere anche gli aspetti più controversi legati ai test genetici, tra cui le indicazioni a svolgere indagini per valutare la predisposizione a determinate patologie, la comunicazione di eventuali risultati al paziente e ai suoi familiari e l’importanza della supervisione medica nell’esecuzione di test genetici di qualsiasi natura.

fonte: ufficio stampa

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