Roma, 14 novembre 2019 – Il diabete di tipo 1 è una malattia cronica che colpisce in particolare bambini e adolescenti e può portare a gravi complicanze ed effetti collaterali di lunga durata. In Libano, nella Valle della Bekaa e nel campo rifugiati di Shatila, Medici Senza Frontiere (MSF) ha introdotto quest’anno due nuove tecnologie – il dispositivo di monitoraggio continuo del glucosio e la penna insulinica – per migliorare il trattamento di 180 pazienti diabetici di età inferiore ai 15 anni e aiutare loro e le loro famiglie ad affrontare la malattia e vivere una vita normale.
Bambini e ragazzi affetti da diabete di tipo 1 hanno spesso difficoltà ad adattarsi alla malattia, che dura tutta la vita e la cui terapia si basa in gran parte sulle iniezioni di insulina, perché non può essere trattata con farmaci orali. La malattia richiede monitoraggi periodici dei livelli di glucosio, perché i bambini affetti da diabete di tipo 1 sono soggetti a squilibri improvvisi che possono avere serie complicanze. Per questo MSF offre attenzione particolare a questa categoria di pazienti e sta sviluppando i propri programmi per rispondere al meglio ai loro bisogni.
“Il diabete di tipo 1 può spaventare e il suo trattamento è complesso e impegnativo. Ma con una buona gestione della malattia da parte del bambino e dei suoi genitori, insieme a regolari follow-up medici, i piccoli pazienti possono condurre una vita normale e avere ottime prospettive per il loro futuro” spiega la dott.ssa Laura Rinchey, referente medico del progetto MSF a Beirut.
Monitorare il glucosio senza aghi, nella Valle della Bekaa
Per migliorare la qualità di vita dei pazienti e aumentare l’aderenza al trattamento, MSF ha introdotto il programma di monitoraggio continuo del glucosio (CGM) nelle proprie cliniche nella Valle della Bekaa e in Libano settentrionale, che forniscono il trattamento a 80 bambini sotto i 15 anni. I pazienti applicano un sensore al braccio che misura i livelli di glucosio nel sangue.
Il dispositivo deve essere esaminato in momenti specifici del giorno e della notte per salvare e visualizzare i dati sotto forma di grafici, consentendo ai pazienti e ai loro genitori di intraprendere azioni immediate e gestire cali o picchi improvvisi di glucosio. Questo consente anche all’équipe di MSF di adattare il programma di trattamento in base ad accurati dati medici.
Houssam è un bambino di 12 anni a cui circa un anno fa è stato diagnosticato il diabete di tipo 1. Da allora, Houssam ha ricevuto cure mediche all’ospedale di MSF ad Aarsal, nella Bekaa settentrionale. Oltre a consultazioni mediche, trattamenti e istruzioni per gestire la malattia, gli è stato dato tutto il necessario per misurarsi i livelli di zucchero nel sangue e per le iniezioni di insulina.
Da quattro mesi, il suo trattamento è evoluto: Houssam è entrato nel programma di monitoraggio continuo del glucosio di MSF, non deve più usare lo strumento di misurazione tradizionale, che richiedeva la puntura di un ago per misurare il livello di glucosio nel sangue, e vive una vita normale pensando al futuro.
“La notizia della malattia ci aveva davvero spaventato. Non sapevamo che potesse colpire anche i bambini e avevamo idee sbagliate sul diabete e su come funziona il trattamento” risponde Mohammed, il padre di Houssam, quando gli chiedono come hanno reagito alla malattia del figlio.
“Sogno di andare in Svezia per studiare e diventare un dottore – racconta Houssam con un sorriso – Mi sono abituato a convivere con la malattia e ora sono in grado di tenerla sotto controllo con l’aiuto dei miei genitori e il supporto dell’équipe medica. La cosa più difficile è non poter mangiare le patatine fritte ogni volta che vorrei e dover fare le punture di insulina”.
La penna insulinica nel campo di Shatila
Sidra, 12 anni, vive nel campo rifugiati di Shatila, alla periferia sud di Beirut, e condivide la stessa sfida di Houssam con il diabete e l’impegno a mantenere una dieta sana, mentre come tutti i bambini vorrebbe mangiare liberamente i dolci insieme ai suoi fratelli e amici. Sidra ottiene le dosi necessarie di insulina usando la penna insulinica, che MSF fornisce a oltre 100 bambini nelle sue cliniche nel campo di Shatila e che presto introdurrà anche nelle proprie cliniche nella Valle della Bekaa.
“Usiamo la penna insulinica per bambini e adolescenti affetti da diabete di tipo 1 perché per loro è più pratica. I bambini o i loro genitori possono definire il dosaggio di insulina con maggiore precisione e tutto è molto più rapido – spiega la dott.ssa Laura Rinchey di MSF – L’obiettivo è permettere ai bambini di controllare la propria malattia e di gestire da soli la propria salute. È il primo passo per adattarsi a vivere con il diabete. Le nostre équipe di educazione alla salute lavorano per fornire il miglior supporto ai bambini e per comunicare le informazioni necessarie ai genitori, perché possano aiutare i loro figli ad avere uno stile di vita salutare”.
In questo VIDEO il dodicenne Houssam e suo padre raccontano come la loro vita sia cambiata grazie a queste innovazioni: http://bit.ly/BambinoCoraggiosoDiabete_Houssama