Diabete. Gelli: “Patologia in larga espansione, investire di più sulla prevenzione e ridurre squilibrio fra le regioni con una gestione centralizzata e coordinata”

Federico-Gelli

On. Federico Gelli – Deputato e responsabile sanità Pd

Roma, 3 luglio 2015 – “Oltre 4 milioni di persone sono affette da diabete in Italia e la patologia è in larga espansione e già rappresenta il 10% della spesa sanitaria totale del nostro Paese. Dobbiamo aumentare gli investimenti per migliorare la prevenzione e assistere meglio chi è a rischio complicanze”.

È quanto auspicato da Federico Gelli, deputato e responsabile sanità Pd, commentando i dati diffusi oggi a Roma nel corso dell’Italian Barometer Diabetes Forum dove si stima in 9 miliardi il costo sociale e sanitario per diabete e obesità in Italia.

“Le complicazioni che rischia di sviluppare chi è affetto da diabete – aggiunge – interferiscono pericolosamente sulla qualità della vita della persona oltre che a rappresentare un costo in termini di incapacità produttiva e di aumento di spesa sanitaria visto e considerato che per oltre il 50% si tratta di spesa ospedaliera contro una spesa di farmaci per il controllo della glicemia non superiore al 10%. Il Governo deve intervenire su due fronti: quello della prevenzione attraverso programmi di sensibilizzazione già esistenti ma che devono essere mantenuti e rafforzati, dall’altra migliorare la tempestività del trattamento che rappresenta il modo migliore per prevenire le complicanze, e spingere ad un uso appropriato dei farmaci più moderni che sono più costosi. È evidente – continua Gelli – che la solida rete di servizi di diabetologia già presente nel nostro Paese, debba evolvere in un ruolo di gestione, coordinamento e collaborazione con tutte le altre componenti dedicate alla cura del diabete in modo particolare con la medicina generale. In questo senso il Piano nazionale sulla malattia diabetica promulgato due anni fa dal Ministero, ha offerto per la prima volta un impianto generale di quella che dovrebbe essere l’organizzazione della gestione della malattia. Una gestione che dovrebbe innanzitutto aiutare a superare le differenze presenti fra regione e regione, ci sono infatti regioni che offrono solo una cura di base e altre invece che hanno un livello molto più elevato. In pratica – conclude il parlamentare democratico – serve strutturare una rete assistenziale in cui, per aree territoriali omogenee, tutte le specialistiche di primo livello possano far riferimento ad una di secondo/terzo livello che svolga il ruolo di coordinamento e controllo di tutta l’attività”.

fonte: ufficio stampa

Salva come PDF
Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. Ricordiamo a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di base o allo specialista.

Potrebbe anche interessarti...