Roma, 12 ottobre 2023 – La parola chiave del XXII Congresso nazionale di Simdo, Società italiana Italiana Metabolismo Diabete Obesità, che si svolgerà dal 12 al 14 ottobre all’Hotel Royal Continental di Napoli, è tecnologia. Recenti studi internazionali, infatti, hanno stabilito che, tra le persone che fanno terapia insulinica, la scelta di un holter glicemico non è l’ultima ratio ma la prima.
E, Simdo, oggi, presieduta dal diabetologo Vincenzo Provenzano, in questo, è stata pioniera. Inoltre, è l’anno della nascita di importantissime molecole che allontanano la chirurgia bariatrica, farmaci che consentono un dimagrimento a due cifre. La sfida è renderli alla portata di tutti, visto che il loro costo è ancora esorbitante.
Le sfide di Simdo e l’impegno nell’approvazione della nuova legge sulla Celiachia
Questa è solo una delle mission di Simdo che, già quest’anno, si è battuta affinché un’altra importante e invalidante malattia metabolica, la celiachia, potesse essere affrontata con strumenti migliori, partecipando alla definizione della legge nazionale, approvata lo scorso 23 settembre, sullo screening sistematico di diabete e celiachia nella popolazione pediatrica, che è già stata finanziata per tre anni, con 3,85 milioni per il 2024 e per il 2025 e con 2,85 milioni per il 2026. Simdo, principale società nazionale presente e componente dell’Osservatorio nazionale sulla Celiachia, istituito dalla legge, e dell’intergruppo parlamentare Diabete e obesità, ha chiesto e ottenuto che lo screening della popolazione fosse esteso fino ai 18 anni di età.
I temi del XXII Congresso di Simdo
E, ancora, nell’ambito della collaborazione intersocietaria e all’approccio multi professionale e multidisciplinare della diabetologia di precisione, spazio alle discipline collaterali come nefrologia, cardiologia e Nota 100. Alla correlazione tra il diabete e le altre patologie autoimmuni, e con le alimentazioni degli altri paesi del Mediterraneo, di diverse culture e religioni e alla psicologia, affrontando il diabete dal punto di vista dei disturbi neurocognitivi. Presenti, oltre ai medici endocrinologi, diabetologi, medici chirurghi e psicologi, anche biologi, dietisti e infermieri.