Mezzo miliardo i diabetici nel mondo, la metà non ha accesso all’insulina. E con il Covid-19 sono ad alto rischio
Roma, 14 aprile 2021 – Medici Senza Frontiere (MSF) accoglie con favore il lancio odierno del “Global Diabetes Compact” da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e sottolinea la necessità di accelerare la produzione di insulina di qualità garantita, specialmente nei paesi a basso e medio reddito dove la maggior parte dei pazienti con diabete ha difficoltà ad accedere a questo medicinale salvavita. La pandemia di Covid-19 rende ancora più urgente poter contare sull’insulina: le persone con diabete hanno un rischio più elevato di sviluppare forme più severe dell’infezione e di morire.
L’insulina è stata scoperta 100 anni fa, ma oggi a livello globale più della metà delle persone che ha bisogno del farmaco non riesce in concreto a beneficiarne a causa dei difficili requisiti di conservazione, dei complessi protocolli di trattamento e dei prezzi elevati. Oggi tre produttori di insulina – Eli Lilly, Novo Nordisk e Sanofi – dominano il mercato globale e spesso aumentano i prezzi nello stesso momento. Eppure, gli scienziati che hanno scoperto l’insulina hanno venduto il brevetto per 1 dollaro statunitense nel 1921, nello spirito di rendere il trattamento accessibile a tutti coloro che ne avessero avuto bisogno.
“Oggi milioni di persone in tutto il mondo non hanno accesso all’insulina per controllare il diabete e, guardando al futuro, si prevede che il fabbisogno globale di insulina aumenterà, in gran parte a causa della crescita del diabete di tipo 2 nei paesi a basso e medio reddito – afferma la dott.ssa Helen Bygrave, consulente per le malattie croniche per la campagna di accesso ai farmaci di MSF – Per soddisfare la crescente domanda globale e garantire che questo farmaco salvavita sia prontamente disponibile per le persone che ne hanno bisogno, l’OMS deve lavorare urgentemente per garantire la qualità di più fonti di produzione di insulina. Abbiamo visto come più fornitori generici hanno contribuito a potenziare il trattamento per altre malattie come l’HIV/AIDS, è il momento di vedere lo stesso con l’insulina”.
Il diabete è una malattia cronica e progressiva che può essere controllata con un trattamento efficace. Colpisce quasi mezzo miliardo di persone in tutto il mondo, negli ultimi 30 anni i pazienti sono quasi raddoppiati e ultimamente aumentano più rapidamente nei paesi a basso e medio reddito rispetto ai paesi ad alto reddito. Si stima che entro il 2045 il numero di persone con diabete aumenterà a livello globale del 51%, con il maggiore aumento previsto in Africa (143%).
L’ingresso di altri produttori di insulina comporterebbe prezzi più bassi e una fornitura più stabile del farmaco. Nel 2019, l’OMS ha lanciato il suo programma di “prequalificazione” per valutare e aiutare ad accelerare l’approvazione della qualità di più fonti di insulina oltre a quelle dei tre principali produttori.
Questo programma dovrebbe consentire ai paesi e agli operatori sanitari di procurarsi con sicurezza più versioni di insulina di qualità garantita. Tuttavia, ad oggi, nessun produttore alternativo è stato approvato per la qualità della produzione. L’OMS deve urgentemente dare la priorità e accelerare la prequalificazione di più produttori di insulina per abbattere alcune delle barriere che l’hanno tenuta lontano delle persone che ne hanno un disperato bisogno.
“Come medico, è scoraggiante vedere come nonostante l’insulina abbia un secolo di vita, per molte persone procurarsela sia ancora un percorso ad ostacoli – dichiara Brian Nyagadza, coordinatore medico di MSF nello Zimbabwe – Le barriere all’accesso all’insulina lasciano molte persone senza altra scelta che razionare il farmaco, lasciandole ad alto rischio di sviluppare complicazioni potenzialmente letali legate al diabete. È necessario adottare misure urgenti per ampliare l’offerta sul mercato di insulina di qualità a prezzi più convenienti”.