Roma, 13 aprile 2023 – Dermatite atopica, allergie alimentari, asma, rinocongiuntiviti. Il costante aumento di queste malattie tra i bambini allarma la comunità dei pediatri, tanto da essere al centro del 25° Congresso Nazionale della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (SIAIP) inaugurato oggi a Roma nella Sala del Rettorato dell’Università La Sapienza. Oltre 800 partecipanti da tutta Italia, di cui più della metà giovani soci, seguiranno i lavori presso la sede dell’Hotel Lifestyle fino a sabato 15 aprile.
“Nel nostro paese – afferma il presidente SIAIP Michele Miraglia del Giudice, professore di Pediatria e Allergologia presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” di Napoli – negli ultimi anni stiamo assistendo ad un continuo incremento della prevalenza delle malattie allergiche. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che nel 2050 il 50% della popolazione generale risulterà allergico. Attualmente, dai dati ufficiali della letteratura scientifica, risulta che oltre il 40% dei bambini soffre di qualche forma di allergia, con tassi di prevalenza fino all’80% nel caso in cui entrambi i genitori siano allergici. Assistiamo, in particolare, a dermatite atopica, allergie alimentari nelle prime epoche di vita, a cui, più tardi, possono associarsi patologie respiratorie, seguendo un percorso definito marcia atopica”.
Le reazioni avverse agli allergeni della frutta sono sempre più diffuse nell’Europa meridionale, come ha dimostrato un recente studio di Kiewiet MBG e altri pubblicato nel 2023 sulla rivista scientifica Allergy (A molecular sensitization map of European children reveals exposome- and climate-dependent sensitization profiles) e attualmente quella agli alimenti rappresenta la forma di allergia che ha subito l’aumento più significativo. Negli Stati Uniti negli ultimi 20 anni le allergie alimentari sono triplicate, con forte aumento anche delle reazioni allergiche gravi e dei casi di shock anafilattico. In Italia, negli ultimi 20 anni, si è registrato un aumento di oltre il 400% del numero di accessi al Pronto Soccorso per anafilassi alimentare.
“Le cause dell’aumento del tasso delle malattie allergiche sono da ricondurre all’ipotesi dell’igiene – spiega il prof. Miraglia del Giudice – cioè al miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie con conseguente ridotta esposizione ai microbi necessari a costituire le difese immunitarie nei primi anni di vita, e inoltre con successivo potenziamento della risposta immunitaria Th2 implicata nelle risposte allergiche. E inoltre anche al surriscaldamento del pianeta, che ha anticipato il periodo di fioritura delle piante, ed è causa, quindi, di una maggior esposizione agli allergeni dei pollini”.
Tra i fattori di rischio sono da sottolineare il fumo di sigaretta, anche di quella elettronica, ma anche le sostanze inquinanti, che costituiscono lo ‘smog’, come i particolati che agiscono da irritanti e sono vettori per gli allergeni. Generalmente i maschi sono più suscettibili a sviluppare malattie allergiche, tuttavia dopo la pubertà le ragazze hanno un rischio maggiore a causa dell’influenza degli ormoni sessuali. Le allergie si sviluppano soprattutto nelle aree urbanizzate rispetto a quelle rurali per le diverse condizioni igieniche, minor esposizione ai germi e maggiore inquinamento ambientale.
Oggi per contrastare questa ‘epidemia allergica’ oltre ai farmaci già ampiamente utilizzati sono disponibili nuove armi, in particolare contro la dermatite atopica. “AIFA ha recentemente approvato nuovi farmaci biologici – continua il presidente SIAIP Miraglia del Giudice – come gli anticorpi monoclonali. Tra questi ultimi, il Dupilumab, che ha come bersaglio i mediatori della risposta infiammatoria allergica, ha ricevuto indicazione per la dermatite atopica anche nei bambini di età superiore ai 6 anni. Ultimamente la Commissione Europea lo ha approvato persino a partire dai 6 mesi di vita. I farmaci biologici non solo hanno rivoluzionato il trattamento delle malattie allergiche severe, ma rappresentano anche uno strumento promettente per contrastare il loro sviluppo e l’evoluzione della marcia atopica, attraverso il blocco della risposta infiammatoria Th2-mediata, alla base della patogenesi di tutti i disordini atopici”.
L’epidemia allergica può avere pesanti ripercussioni nel futuro dei paesi sviluppati: se non gestita correttamente, può determinare seri problemi di salute pubblica nelle epoche successive di vita. Ad esempio, l’asma non adeguatamente controllato può comportare negli anni una riduzione della funzionalità polmonare con lo sviluppo di un quadro di ostruzione bronchiale irreversibile.