Decreto Semplificazioni, Borgese SMI: “Estendere i concorsi anche ai medici dell’Emergenza Territoriale”

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Roma, 28 gennaio 2019 – “Il Decreto Semplificazioni all’esame del Senato, apre alla possibilità di partecipare ai concorsi in programma fino al 31 dicembre 2019 a chi possiede almeno quattro anni di esperienza lavorativa, anche non continuativa, presso i servizi di emergenza-urgenza in ospedale. Questo rappresenta una prima risposta per colmare la carenza di medici specialisti  nel nostro Paese” ha dichiarato Maurizio Borgese, Responsabile Nazionale SMI-Settore convenzionati Est (emergenza servizio territoriale) 118.

“Il requisito, a cui si riferisce l’emendamento contenuto nel DL Semplificazione, deve essere comprovato da contratti a tempo determinato, di collaborazione coordinata e continuativa o da altre forme di rapporto di lavoro flessibile. In alternativa, occorre un documentato numero di ore di attività che sia equivalente ad almeno quattro anni di servizio del personale medico del SSN a tempo pieno” continua l’esponente del Sindacato Medici Italiani.

“Lo SMI si sta adoperando in queste ore affinché gli effetti dell’emendamento vengano estesi anche ai medici dell’ Emergenza Territoriale, colmando anche  in tale contesto medico i vuoti di organico e il rischio di una mancanza  di assistenza. Allo stesso tempo ci stiamo battendo per il riconoscimento del ruolo unico del medico dell’emergenza che svolge le sue attività nell’ambito ospedaliero e pre-ospedaliero e di estendere l’ingresso alla specialità in modalità sovrannumeraria non retribuita e senza interruzione di servizio”, continua Borgese.

“Il ruolo del medico EST (emergenza servizio territoriale) 118 rappresenta un anello fondamentale nella catena dell’assistenza pubblica sanitaria. Lo SMI si batterà perché tale ruolo venga sempre considerato e tutelato  al pari di tutte le altre figure presenti nelle aziende sanitarie. A medici e al personale sanitario dei servizi territoriali di emergenza va garantito il riconoscimento di lavoro usurante, gli incentivi economici, la possibilità di carriera e maggiori condizioni di  sicurezza . Sono diritti fondamentali per tutelare i medici, il personale sanitario e garantire la salute dei pazienti” conclude il Responsabile Nazionale SMI – Settore convenzionati Est.

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