Roma, 27 aprile 2020 – Il Decreto Legge Cura Italia – che ha avuto come Relatrice la ben nota ex-ministra Lorenzin, quella dei falsi dati della inesistente strage dei bambini per morbillo in Gran Bretagna – convertito in Legge due giorni fa, appare veramente sgangherato, dichiara UGS-Confintesa.
Conferma infatti la folle legislazione anti-costituzionale vigente che esclude i sanitari dalla quarantena precauzionale nel caso di contatti stretti, non protetti, anche di malattia, e questo grazie alla pluriennale opera di smantellamento del SSN, che ha ridotto meno che all’osso il personale e le strutture sanitarie, per cui si mandano “al fronte” se non “allo sbaraglio” tutti e di più, come casca, casca…
Trasformandoli così in malati a loro volta e moltiplicatori di infezione, consentendo inoltre l’utilizzo della semplice mascherina chirurgica al posto delle maschere filtranti ffp2/ffp3, prescritte dalla normativa europea e dalle linee guida di società scientifiche come protezione individuale per il rischio biologico elevato.
I sanitari contagiati sono 18.500 ad oggi (il 10% del personale), vero vergognoso primato italiano, con un Governo che continua illegalmente a legalizzare scelte drammaticamente anti-scientifiche.
Altro che ‘eroi’ e ‘angeli’ e ‘martiri’, la considerazione ufficiale è questa, dimenticando i 150 medici morti e gli infermieri, oss e farmacisti…
A proposito di assunzioni si continuano poi a privilegiare a raffica forme precarie, straordinarie, a termine, co.co.co, usa e getta, ben lontane dal coprire i 10.000 vuoti delle dotazioni organiche, già con l’età media più alta al mondo.
Il ‘Cura Italia’ sembra poi ignorare le interminabili liste di attesa di ogni altro tipo di patologia, così come vi è scarsa presenza del riconoscimento risarcitorio per il lavoro svolto da chi, instancabilmente, ha affrontato in prima linea l’epidemia, mentre prolifera un incontrollato bricolage regionale che aumenta il fai-da-te.
Non risulta nemmeno garantita la remunerazione dello straordinario accumulato, con grande abnegazione, dagli operatori sanitari per affrontare un’emergenza drammatica, rigettati gli emendamenti per il riconoscimento di “lavoro usurante” in alcuni settori..nessuna indennità di rischio (e che rischio!).
Nel tentativo per di più, al momento sventato, di garantire immunità per legge, ai gestori delle organizzazioni responsabili del caos e delle morti…
Altro che “nessuno resterà indietro” della vuota e falsa retorica governativa…