Roma, 2 novembre 2017 – “Il testo del Disegno di legge Lorenzin sulle professioni sanitarie, appena approvato dalla Camera, accoglie le indicazioni dell’AIFI in merito alla creazione di nuove figure professionali”. Soddisfazione è stata espressa dall’Associazione Italiana Fisioterapisti dopo la recente modifica da parte della Camera del testo che dovrebbe istituite albi e garantire professionalità e riconoscibilità ai professionisti della sanità in Italia.
Il testo licenziato dal Senato nella primavera del 2016, sanciva la creazione di due nuove professioni, gli osteopati e i chiropratici, discipline che sono state riconosciute come professioni sanitarie solo in una decina di paesi in tutto il mondo, ma senza una condivisa evidenza scientifica dei risultati.
Un’impostazione che rappresentava un rischio per la salute dei cittadini, scongiurato però dalle modifiche apportate dalla Camera che ha accolto le indicazioni dei rappresentanti delle professioni sanitarie, prevedendo ‘criteri predefiniti e oggettivi’ per l’accesso a un albo.
“Gli elementi di criticità sollevati da AIFI – ha commentato il presidente nazionale, Mauro Tavarnelli – hanno trovato un’accettabile riformulazione”. La Camera ha inserito un percorso chiaro di riconoscimento di queste nuove figure professionali, con una seria valutazione tecnica e scientifica affidata al Consiglio superiore di Sanità: l’eventuale istituzione di nuove professioni, potrà avvenire solamente dopo un’accurata valutazione dei fabbisogni connessi agli obiettivi di salute previsti dai piani statali, mentre la definizione delle nuove funzioni avverrà evitando parcellizzazioni e sovrapposizioni con le professioni già riconosciute.
L’AIFI, “che da anni si batte per l’istituzione di un Ordine professionale dei Fisioterapisti, ha quindi espresso soddisfazione per le nuove disposizioni del testo, che ora ritorna al Senato, anche riguardo all’emendamento presentato dall’onorevole Carnevali (Pd) che prevede la possibilità di istituire un ordine proprio per gli albi con più di 50.000 iscritti. Il riconoscimento di un Ordine è un passo decisivo per la professione del Fisioterapista, un ruolo diventato fondamentale per la sanità anche in Italia e che ha bisogno di adeguati livelli di partecipazione e autonomia per garantire la tutela della salute. Accorpare professioni molto rappresentate numericamente con professioni quantitativamente meno rilevanti avrebbe l’effetto, invece, di creare squilibri di rappresentatività all’interno dell’organizzazione della macchina sanitaria nazionale”.
L’AIFI ha sottolineato “anche come gli onorevoli che hanno definito questo emendamento ‘una marchetta, una evidente disposizione ad hoc per i fisioterapisti’, con le loro dichiarazioni dimostrino unicamente di non conoscere il ruolo fondamentale che la nostra professione svolge nei percorsi di cura dei cittadini”.
Molto bene, infine, anche l’inasprimento delle pene inserito in caso di abusivismo professionale, da sempre un altro dei cavalli di battaglia dell’AIFI. “Ciò che preme ora – ha chiosato Tavarnelli – è che si concluda l’iter legislativo mantenendo inalterato l’equilibrio che si è raggiunto su di un provvedimento che le professioni sanitarie di questo Paese attendono da troppo tempo”.