Dalla Tunisia all’Istituto Gaslini: trasporto tempestivo salva bimbo di due anni in gravissime condizioni

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Genova, 3 luglio 2019 – Un’equipe del Centro di Rianimazione Neonatale e Pediatrica dell’Istituto Giannina Gaslini è volata in Tunisia per permettere il trasporto urgente di un bambino in gravissime condizioni dall’Hopital La Rabda di Tunisi al Gaslini di Genova. Il bambino aveva subito un intervento cardochirurgico di correzione della Tetralogia di Fallot, effettuato nell’ambito della convenzione tra Istituto Gaslini e Ministero della Salute Tunisino e CNAM Caisse Nationale d’Assurance Maladie Tunisienne presso l’Hopital La Rabda di Tunisi.

Il delicato intervento cardochirurgico, perfettamente riuscito, era stato eseguito dal direttore della Cardiochirurgia del Gaslini, Giuseppe Pomé, presso l’ospedale tunisino. All’intervento, tecnicamente riuscito, con decorso postoperatorio immediato normale, erano seguite complicanze impreviste: il paziente aveva sviluppato una complicanza respiratoria di origine infettiva, con componente emorragica polmonare, che ha richiesto nuovamente il supporto con ventilazione meccanica invasiva. A quel punto le condizioni erano gravissime e sarebbe stato troppo rischioso lasciare il bambino in Tunisia.

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Maurizio Marasini, Andrea Moscatelli, Giuseppe Pomé

Per questo un’equipe composta dal dottor Andrea Moscatelli direttore dell’UOSD Centro di Rianimazione Neonatale e Pediatrica e dall’infermiera pediatrica Monica Faggiolo, che si trovavano in missione presso l’Hopital La Rabda di Tunisi insieme ai colleghi del Gaslini, ha valutato di proporre un tempestivo trasporto del piccolo presso la Rianimazione dell’ospedale pediatrico genovese.

Nel tardo pomeriggio di venerdì 14 giugno la Direzione del Gaslini ha concordato con Regione Liguria l’accesso allo specifico fondo istituito dalla Giunta regionale per finanziare le spese mediche dei pazienti stranieri. Sono stati quindi allineati tutti gli uffici, sia dell’Ambasciata Italiana a Tunisi che della Regione Liguria e del Gaslini, per provvedere ai necessari visti in urgenza nel frattempo la Flying Angel Foundation in brevissimo tempo ha trovato il finanziamento per un volo privato con equipe medica, necessario per questo delicatissimo trasporto, realizzato grazie alla grande professionalità di Avionord.

L’equipe della Rianimazione del Gaslini nel sabato mattina successivo è così potuta volare in Italia, al Gaslini, per organizzare tutti i materiali e i supporti tecnici necessari, per poi imbarcasi nuovamente su volo di linea a Milano, e – sempre nella stessa giornata – tonare in ospedale a Tunisi, stabilizzare il paziente, trasferirlo in aeroambulanza e consentirgli di arrivare in condizioni stabili  nella Rianimazione del pediatrico genovese.

“All’interno dell’Aeroambulanza siamo riusciti ad allestire una vera e propria postazione di terapia intensiva, che ha consentito di mantenere il bambino in ventilazione meccanica, di garantire l’infusione continua di farmaci per il supporto emodinamico e il monitoraggio invasivo di tutti i parametri vitali. L’ospedale è sempre più orientato e specializzato nell’offerta di prestazioni di altissima complessità: solo nel corso dell’ultimo anno il Gaslini ha gestito 20 trasporti pediatrici analoghi, per trattamenti specialistici in Istituto, da importanti centri di Nazionali ed Internazionali. La stessa equipe effettua regolarmente trasporti in ECMO per neonati e bambini. Oggi il piccolo Amor è completamente fuori pericolo, presto sarà dimesso e potrà tornare a casa dai suoi genitori” spiega Andrea Moscatelli direttore dell’UOSD Centro di Rianimazione Neonatale e Pediatrica, che ha coordinato trasporto ed assistenza.

“Questa dimensione di rete, tra diversi soggetti istituzionali in Italia in Tunisia, tra ospedale e organizzazioni sanitarie, è stata il valore aggiunto di questa esperienza – ha sottolineato il direttore generale del Gaslini Paolo Petralia – Motivo per cui un piccolo paziente è potuto guarire anche grazie alla capacità di tutti di dimettersi tempestivamente a disposizione senza schematismi formali”.

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