Prof. Piero Barbanti, responsabile scientifico del Centro Cefalee e Dolore Neuropatico dell’IRCCS San Raffaele di Roma: “Ci accingiamo a partire con la sperimentazione del Rimegepant, farmaco antagonista del recettore del gene della calcitonina (CGRP), sia negli adulti che nei bambini”
Roma, 7 maggio 2022 – Sono trascorsi 40 anni da quando la ricercatrice americana Susan G. Amara, pubblicò su Nature il suo studio sul CGRP (Calcitonin Gene Related Peptide), il peptide cruciale per lo sviluppo del mal di testa. Era il 15 luglio1982. Cosa è cambiato da allora?
“Al San Raffaele siamo pionieri delle sperimentazione clinica dell’emicrania: nel 2016 fummo tra i primi in Europa a condurre studi sugli anticorpi monoclonali e attualmente abbiamo in corso ben 20 trial clinici con molecole innovativa e altri 7 saranno attivati a breve”, afferma Piero Barbanti, responsabile scientifico del Centro Cefalee e Dolore Neuropatico dell’IRCCS San Raffaele.
“E oggi, nel 2022, a 40 anni dalla scoperta del CGRP, siamo finalmente in grado di dare numeri al fenomeno emicrania, di contarla per poter contare – prosegue Barbanti – È stato creato un Registro Italiano dell’Emicrania I-Graine, una iniziativa nazionale multicentrica unica al mondo promossa dal nostro Istituto, alla quale partecipano ben 38 centri, con finalità epidemiologiche, cliniche, di sanità pubblica e di ricerca studiata per raccogliere sistematicamente i dati dei pazienti affetti da emicrania afferenti nei diversi centri/ambulatori cefalee italiani”.
La patologia, pur riguardando milioni di italiani, non è attualmente riconosciuta proprio per mancanza di numeri: motivo questo che ha spinto per la produzione di big-data sul paziente emicranico, visione strategica del Registro Italiano dell’emicrania I-Graine. Il primo rapporto I-Graine, presentato di recente, dimostra che il tipico paziente emicranico è donna, ha45 anni, scolarità superiore, è sposata, lavora ed ha almeno un figlio non pratica sport e ha disturbi del sonno. Presenta in media 9.6 giorni al mese di emicrania disabilitante e ha eseguito nel 60% dei casi visite inappropriate. Non trae benefici dalle cure tradizionali (efficaci nel 40% dei casi) mentre risponde brillantemente ai nuovi anticorpi monoclonali (efficaci nell’80% dei soggetti).
“Nel frattempo – conclude Barbanti – ci accingiamo a partire con la sperimentazione del Rimegepant, farmaco antagonista del recettore del gene della calcitonina (CGRP), sia negli adulti che nei bambini. Proprio pochi giorni fa, l’Agenzia Europea del Farmaco ne ha approvato l’uso sia per il trattamento acuto delle crisi di emicrania, sia per la profilassi dell’emicrania episodica negli adulti con almeno quattro attacchi al mese. Rimegepant, questo il nome del principio attivo contenuto nella compressa, che si scioglie in bocca, è una novità, primo medicinale “due in uno” approvato in Europa, nel senso che offre 2 opportunità: previene l’insorgenza della cefalea, quindi riduce il numero degli episodi ricorrenti e stempera le crisi dolorose tutte le volte in cui il dolore si è ormai scatenato. Una rivoluzione nella rivoluzione”.