Dal morbillo alla rosolia, fino alla parotite. 5 falsi miti da sfatare

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I consigli degli specialisti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù

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Roma, 14 aprile 2017 – Cosa sono le malattie esantematiche? Quante sono? Come combatterle? L’elenco delle malattie esantematiche, tipiche ma non esclusive dell’età infantile, è composto da morbillo, scarlattina, varicella, rosolia, V e VI malattia e parotite, chiamata più comunemente ‘orecchioni’. Eccetto quest’ultima, tutte le altre si manifestano con la comparsa di un’eruzione sulla cute chiamata “esantema”, che in greco significa fioritura, e possono essere associate a sintomi di carattere generale come ad esempio la febbre.

Sono almeno tre le regole per riconoscere una malattia esantematica: il tempo che intercorre tra la comparsa dei primi sintomi correlati e quella dell’esantema stesso; il punto di partenza dell’esantema e la successiva diffusione; il tipo di esantema che compare sulla cute.

Ad eccezione di V, VI malattia e scarlattina, tutte le altre malattie esantematiche sono prevenibili attraverso la vaccinazione. In particolare il morbillo, che secondo i dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità ha già fatto registrare in Italia 1.010 nuovi casi da gennaio a marzo 2017. Ben oltre gli 844 registrati nell’arco dell’intero 2016. Il 26% di questi è stato segnalato in bambini di età compresa tra 0 e 14 anni. Il morbillo è molto contagioso, colpisce soprattutto i bambini tra i 3 e i 10 anni e può essere molto pericoloso.

Proprio a questa malattia esantematica è dedicata la nuova rubrica ‘A caccia di bufale’. Si tratta di una raccolta di ‘fake-news’ che riguardano la salute in età pediatrica, effettuata sulla base delle notizie che vengono trovate con maggior frequenza se si effettua una ricerca su Google Italia. In proposito sono 5 i falsi miti sfatati dai medici del Bambino Gesù.

1) “La vaccinazione contro il morbillo è più rischiosa della malattia”.
E’ falso. E’ vero, invece, che il 30% dei malati di morbillo sviluppa una complicazione come otite, polmonite o diarrea. E 1 volta su mille si può verificare una encefalite acuta, o addirittura la morte del bambino.

2) “Il Thimerosal contenuto nei vaccini distrugge la flora intestinale”.
Falso. I vaccini contro morbillo, parotite e rosolia non hanno mai contenuto Thimerosal, un disinfettante a base di mercurio, eliminato in via prudenziale da tutti i vaccini. Il composto era sospettato di produrre danni neuropsicologici, ma diversi studi condotti su numerose popolazioni hanno dimostrato uno sviluppo assolutamente normale. Inoltre il Thimerosal veniva utilizzato per le soluzioni iniettabili e non avrebbe potuto avere alcun effetto sulla flora intestinale.

3) “Il morbillo non è causato da un virus, ma da intossicazioni”
Falso anche questo. Il virus del morbillo viene isolato nei pazienti con la malattia. I test diagnostici, effettuati in caso di dubbio, sono basati sul riconoscimento del virus o sulla produzione di anticorpi specifici. I sintomi della malattia sono effetto specifico dell’infezione virale che non può essere confusa con un’intossicazione.

4) “I bambini vaccinati stanno peggio di quelli non vaccinati”.
È vero il contrario: i bambini vaccinati hanno una vita più sana e più lunga di quelli che contraggono il morbillo o altre malattie infettive.

5) “La panencefalite è un effetto collaterale del vaccino”.
Assolutamente falso. E’ vero il contrario: i bambini vaccinati contro morbillo, parotite e rosolia NON si ammalano di panencefalite subacuta sclerosante. Quest’ultima infatti è una conseguenza diretta della malattia naturale.

fonte: ufficio stampa

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