Roma, 4 marzo 2020 – Trovare le parole per raccontare il nuovo Coronavirus ai bambini si può e si deve. Nell’incredibile flusso di notizie che arrivano sull’epidemia, a cui sono inevitabilmente esposti anche ai più piccoli, c’è il rischio che siano travolti dalla paura e non riescano a indirizzare la loro attenzione sulle poche notizie importanti per loro, anche per contribuire a prevenire la diffusione del virus e il contagio.
Da qui nasce l’idea dei pediatri di famiglia: “Da oggi nei nostri oltre 7.000 studi medici – annuncia Paolo Biasci, Presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri – sarà disponibile un poster rivolto direttamente ai bambini: un fumetto e 7 regole sui corretti stili di vita e di igiene utili a ridurre il rischio di contrarre il virus, scritte con un linguaggio semplice e chiaro”.
“I bambini ci guardano – spiega Mattia Doria, Segretario nazionale alle Attività Scientifiche ed Etiche della FIMP – e dobbiamo trovare le parole per spiegare loro cosa sta succedendo, con sincerità e chiarezza, trasmettendo al contempo fiducia nel futuro. Potremmo restare sorpresi dalla reazione seria e composta dei più piccoli: siamo certi che sapranno fare la loro parte, se correttamente informati sul ruolo che possono avere nel contenere il contagio di amici, genitori e nonni”.
“Le nostre regole – prosegue Doria – sono semplici: usare solo fazzoletti di carta, metterli nello zaino prima di andare a scuola e gettarli in un secchio dopo l’uso; lavarsi sempre le mani prima della merenda e non metterle in bocca; non toccarsi naso e occhi; tossire e starnutire nel braccio; non scambiarsi materiali scolastici e merende; chiedere a mamma e papà di portare i figli ogni giorno a giocare all’aria aperta e di arieggiare spesso le stanze della casa”.
“Siamo certi di poter contare sulla collaborazione dei bambini – conclude il Presidente Biasci – Sono possibili grandi alleati nell’epidemia di Covid-19 e questa è comunque un’opportunità per tutti, perché imparino bene regole di igiene e comportamenti validi sempre, ma in particolare per evitare il contagio di tutte le malattie a trasmissione aerea che incontreranno nella vita”.