Torino, 22 dicembre 2020 – La Fondazione Società Italiana di Neurologia (SIN) e Biogen Italia, società di biotecnologie specializzata nella scoperta, sviluppo e fornitura di terapie per il trattamento di malattie neurologiche, hanno annunciato i vincitori del Bando Fondazione SIN 2020 per “l’accesso alla cura del paziente neurologico in era post covid”.
La prof.ssa Marinella Clerico, docente del Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche dell’Università di Torino, AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano, ha ottenuto uno dei due premi messi in palio con il progetto “REHABILITY NEURO: la teleriabilitazione a casa del soggetto con Sclerosi Multipla”.
Il lavoro, realizzato in partnership con Imaginary, azienda leader nel settore dei Serious Games, si propone di portare la teleriabilitazione a casa dei soggetti affetti da Sclerosi Multipla. La pandemia da COVID-19 ha cambiato le priorità della cura e trovare una soluzione efficace e a distanza per riabilitare le persone con disturbi neurocognitivi significa consentire all’intero processo di realizzarsi.
Il progetto, che si svolgerà grazie alla collaborazione tra la SSD Patologie Neurologiche e la SCDO Medicina Fisica e Riabilitativa dell’AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano, pone la persona al centro e rappresenta un tentativo di ottimizzazione delle risorse sanitarie, indispensabile nel contesto attuale della sanità pubblica.
Il Bando Fondazione SIN 2020 aveva come focus l’utilizzo delle nuove tecnologie in ambito digitale per far evolvere il modello di accesso alle cure del paziente con patologie neurologiche: televisita, remote monitoring, wearables, artificial intelligence nell’iter diagnostico-terapeutico, ottimizzazione dei processi di gestione del paziente in carico alla struttura, come agenda elettronica, prenotazioni online, sistemi di collaborazione tra centri di riferimento e periferici, raccolta e monitoraggio degli esami del paziente, gestione delle liste d’attesa.
I progetti presentati sono stati giudicati sulla base di 5 criteri di valutazione: impatto sul paziente neurologico in termini di miglioramento di accesso alla cura; fattibilità del progetto; innovatività; attinenza del progetto con la tematica proposta e scalabilità in diversi contesti a livello regionale o nazionale.