Genova, 15 agosto 2018 – È andato avanti per tutta la notte, senza sosta, e proseguirà anche nei prossimi giorni, il lavoro dei 54 operatori delle squadre speciali SMTS e dei volontari del Comitato CRI Regione Liguria e Lombardia sul luogo del crollo del Ponte Morandi a Genova.
Una quindicina gli operatori del Servizio Psicosociale (SeP) che, invece, stanno fornendo tutto il supporto necessario ai familiari delle vittime, alle centinaia di sfollati e ai volontari che stanno scavando nella zona rossa.
“Abbiamo immediatamente allestito un punto di raccordo per i familiari delle vittime, cercando di dare loro informazioni, ma soprattutto supporto e ristoro”, ha spiegato Daniela Calabrese, referente regionale SeP Liguria.
“Abbiamo fatto capire loro l’importanza di riposare, tranquillizzandoli, per quanto possibile, sul fatto che li avremmo immediatamente informati di eventuali notizie – ha proseguito Calabrese – Tuttavia, c’è stata una mamma che non si è voluta spostare dalla zona rossa ed è rimasta lì tutta la notte, in attesa che estraessero il corpo del figlio”.
Nonostante l’alto livello di preparazione, anche tra i volontari c’è stato qualcuno che ha necessitato di aiuto psicologico: “Non si è mai preparati fino in fondo per estrarre corpi di bambini dalle macerie”.
Anche per questo, sono stati allestiti un presidio fisso e un punto mensa in supporto delle nostre squadre speciali, dei volontari e di tutto il personale al lavoro nella zona del Ponte Morandi.
Intanto, il Comitato di Genova ha già messo a disposizione una cinquantina di posti letto per le persone sfollate e altri posti letto saranno a breve attrezzati dal Comitato di Campomorone.
“Ci tengo a ringraziare, da parte di tutto il Movimento, i nostri uomini e le nostre donne della Liguria, le squadre SMTS, quelle SeP, i soccorritori in ambulanza immediatamente operativi in uno scenario delicato e pericoloso. Ma anche a chi ha lavorato ‘dietro le quinte’, affinché la macchina dei soccorsi funzionasse. Un plauso e una completa vicinanza a loro che, senza sosta, lavorano anche oggi in condizioni difficilissime”, ha detto il Presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, Francesco Rocca.