Roma, 8 luglio 2022 – “Le proiezioni, di questi giorni, dell’EMA (Agenzia europea per i medicinali) indicano che ci troviamo di fronte a una nuova ondata di casi Covid in tutti i paesi d’Europa. La diffusione delle infezioni è trainata sia dalle varianti di Omicron BA4 e BA5, che sono altamente trasmissibili, sia per l’allentamento dei controlli e non aver adottato misure efficaci al contrasto della pandemia. Questa situazione denota una grave irresponsabilità politica e organizzativa. I servizi ospedalieri e quelli territoriali, compresi gli studi dei medici di medicina generale, sono sotto stress, perennemente sottorganico e gravati da incombenze burocratiche inutili e farraginose che sottraggono tempo prezioso alla pratica clinica. C’è poi d’aggiungere lo scandalo delle lunghissime liste d’attesa, il taglio di fatto dei servizi pubblici ai cittadini, l’insofferenza dell’utenza che si traduce anche in atti di violenza verso il personale sanitario”, così Pina Onotri, Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani.
“Considerato il contesto in cui ci troviamo a operare, restiamo basiti dinanzi alle recenti dichiarazioni del Sottosegretario alla Salute Andrea Costa. L’esponente di Governo ha sostenuto che i Pronto Soccorso sono pieni perché non vi è un’adeguata risposta da parte della medicina del territorio”.
“I medici del territorio non ne possono più da essere additati come capri espiatori di una situazione di rischio sanitario le cui responsabilità sono da attribuire a chi doveva prevedere e non lo ha fatto, a chi doveva programmare ed è stato latitante. Le inefficaci e insufficienti misure per contrastare la pandemia, i mancati rafforzi di organico sia per gli ospedali che per i territori, sono la causa di questa nuova emergenza sanitaria”.
“Il Governo e le Regioni si assumano la piena responsabilità di questa situazione. Se poi vogliono distruggere la medicina territoriale, inventandosi i super OSS e super infermieri al posto dei medici, lo dicano chiaramente ai cittadini. Noi non siamo più disponibili a continuare a farci massacrare anche mediaticamente. Diciamo basta a questa demonizzazione, dopo aver dato tanto in questi due anni di pandemia, lasciando centinaia di colleghi morti sul campo. Puntare il dito contro i medici nasconde l’intento di smantellare la sanità pubblica”.
“Siamo davvero stanchi, pronti a proclamare lo stato di agitazione e un nuovo sciopero al fine di tutelare i diritti medici e in difesa del Servizio Sanitario Nazionale, pubblico ed universale” conclude Onotri.