Covid, pianificazione della campagna vaccinale. Pani (SIFO): “Come evitare i furbetti del vaccino”

Dott. Marcello Pani, direttore dell’Uoc Farmacia del Policlinico Gemelli di Roma e segretario nazionale SIFO: “Fare l’ennesima polemica basata su scenari nemmeno definiti è un po’ pretestuoso, limitiamoci ai dati oggettivi. La cosa peggiore è non mettere sul tavolo tutti i dati negli scenari che ci aspettano

Roma, 29 gennaio 2021 – “Sui furbetti del vaccino, alla luce degli strumenti a disposizione, o c’è stata una pianificazione poco accurata o c’è stata malafede”. A dirlo è Marcello Pani, direttore dell’Uoc Farmacia del Policlinico Gemelli di Roma e segretario nazionale SIFO. “In ogni caso – aggiunge – se c’è pianificazione si può rimediare ai problemi che possono emergere nelle limitazioni alle classi di età e altrettanto si può fare, evitando così dosi somministrate a chi non ne ha diritto”.

Sul fatto che AstraZeneca possa essere usato solo per under 65, come raccomandato dall’Istituto di sanità tedesco, Pani ribadisce che “serve aspettare comunque il parere di EMA atteso in queste ore, verificando dal Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) eventuali limitazioni sulle fasce di età se vi saranno. Se sì, potrebbe cambiare il piano vaccinale”.

Dott. Marcello Pani

Ma attenzione, mette in guardia Pani, offrendo anche elementi per un rapido piano B: “La numerosità delle fasce di età sono note, per cui sulla base delle priorità e delle consegne previste, se vi sono limiti non ancora calcolati, le elaborazioni possono essere rifatte. Qualora AstraZeneca non fosse adeguato per gli over 65 saremo in grado di dirottare il vaccino di Pfizer e Moderna per le persone più avanti con l’età. Qualora le fasce d’età dagli over 65 in poi fosse assorbita dai due vaccini già approvati, non avremo problemi di copertura. Potrebbe, in sostanza, anche non esserci un impatto negativo e insostenibile sulla campagna Se AstraZeneca si rivelasse adatto solo per classi di età più giovani, per paradosso, potremmo riuscire anche a coprire prima anche fasce di età non previste. I vaccini Pfizer, se rispettate le previste consegne, non sono pochi, Moderna invece sono in numero esiguo. Ma per allarmarsi, così come per attuare soluzioni valide, serve avere un quadro d’insieme aggiornato”.

La pianificazione e la programmazione tornano quindi non solo per la gestione delle somministrazioni di un singolo vaccino in una struttura ospedaliera ma anche per l’organizzazione complessiva della campagna, su cui Pani suggerisce una certa flessibilità per renderla adatta in tempi brevi. “Sarà molto importante pianificare bene tutti i vaccini a disposizione tenendo conto della fasce di età e le limitazioni, orientando sulle fasce di età i differenti vaccini. Chi di dovere, la struttura commissariale, le Regioni e le Asl avranno il compito di pianificare adeguatamente”.

In merito allo scontro tra AstraZeneca e la Commissione europea, per la riduzione del 60% delle dosi previste, Pani resta sui dati concreti: “Credo sia molto importante conoscere i contratti stipulati e i relativi dettagli. Se restiamo solo su una visione etica, il comportamento di Pfizer non è da elogiare. Ci sono però delle condizioni che le aziende possono sostenere, le parti dovrebbero giungere a degli equi compromessi sia etici e morali, che di rispetto degli accordi, se vogliamo far funzionare la campagna. E ricordiamo ancora una volta che non abbiamo a che fare con un farmaco qualunque, ma con un vaccino realizzato in un tempo record e che ha richiesto uno sforzo di produzione molto elevato”.

“Sono però fiducioso che l’Europa arriverà a una mediazione, anche perché un duro contenzioso non conviene a nessuno, sono fiducioso che si troverà una soluzione che concili tutte le diverse esigenze. Fare l’ennesima polemica basata su scenari nemmeno definiti è un po’ pretestuoso, limitiamoci ai dati oggettivi. La cosa peggiore è non mettere sul tavolo tutti i dati negli scenari che ci aspettano”.

E per spegnere anche l’ultima polemica sulla distribuzione da parte del commissario Arcuri di siringhe che alcune Regioni hanno denunciato come non adatte, Pani offre un appiglio di ragionamento: “Come SIFO abbiamo rilasciato le istruzioni operative del vaccino, lo abbiamo già fatto con Pfizer e Moderna, ora lo faremo anche con AstraZeneca. Istruzioni che prevedono dati di ricezione del vaccino, stoccaggio, allestimento (a volte dopo la distribuzione se la distribuzione la fa la farmacia ospedaliera), distribuzione, e l’allestimento fino alla somministrazione. Ci sono tutti i dettagli, persino dettagli sulle siringhe da usare per la somministrazione: purché da 1 millilitro, possono essere utilizzate le classiche siringhe di precisione presenti da sempre negli ospedali”.

(fonte: Agenzia Dire)

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