Roma, 1 marzo 2021 – “Circa 400 medici nel Lazio non sono ancora stati vaccinati o perché hanno patologie per le quali, se sono al di sotto dei 65 anni, non possono ricevere le dosi di AstraZeneca ma solo quelle di Pfizer o Moderna, o perché, e sono molti, non sono ancora stati chiamati”. Risponde così il presidente dell’Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, interpellato dall’agenzia Dire in merito ai medici vaccinati nel Lazio.
“Sono pienamente d’accordo con l’assessore D’Amato, purtroppo la situazione è quella che è e le varianti stanno girando molto nelle scuole”, prosegue poi Magi, in merito al rischio di chiusura delle scuole nel Lazio per contenere la diffusione del virus, di cui oggi ha parlato anche l’assessore alla Sanità della Regione, Alessio D’Amato, a margine dell’avvio dei tamponi per gli studenti dell’Università Sapienza di Roma.
“Si è abbassata molto l’età degli infettati, quella media è di 44 anni, e i bambini sono vettori terribilmente efficaci per quanto riguarda la diffusione del virus perché quando tornano a casa incontrano i genitori e i nonni i parenti ed è proprio lì, nelle case, che si abbassa la nostra capacità di difesa perché togliamo le mascherine e non rispettiamo più il distanziamento”
Per Magi allora “bisogna intervenire in qualche modo”, perché la scuola rappresenta un “luogo di diffusione del virus e quindi un motivo di allarme. Anche durante la stagione influenzale la scuola è uno dei primi vettori di contagio”. Ed è “difficile convincere i più giovani a mantenere la mascherina, a non abbassarla, a non toccarla e ad igienizzarsi sempre le mani – sottolinea ancora Magi – far rispettare queste regole diventa poi molto complesso soprattutto per quanto riguarda i bambini più piccoli”.
Dobbiamo insomma “evitare che il virus circoli, specialmente in un momento come questo, in cui ancora non abbiamo un numero sufficiente di vaccini”, aggiunge Magi, che si dice infine “molto preoccupato” per gli assembramenti a cui stiamo assistendo nei fine settimana.
(fonte: Agenzia Dire)