Covid, comportamenti individuali per rallentare la diffusione del virus. UniChieti capofila di uno studio internazionale

Chieti, 11 marzo 2021 – L’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara è capofila di uno studio internazionale condotto in 23 Paesi in diversi continenti (Europa, nord e sud America, Asia, Australia) sugli antecedenti dei comportamenti che possono ridurre la diffusione del COVID-19.

Lo studio, che ha ricevuto un finanziamento dalla “European Association of Social Psychology” ed è stato supportato anche dall’agenzia di comunicazione “Pomilio Blumm”, ha coinvolto un ampio gruppo di ricerca a livello internazionale. Responsabile principale dello studio è il prof. Stefano Pagliaro, docente di Psicologia Sociale presso il Dipartimento di Neuroscienze, Imaging e Scienze Cliniche della “d’Annunzio” ed esperto dei temi della moralità e della fiducia.

Il prof. Pagliaro condivide la responsabilità scientifica del progetto con la prof.ssa Simona Sacchi e il prof. Marco Brambilla dell’Università di Milano-Bicocca e la prof.ssa Maria Giuseppina Pacilli dell’Università degli Studi di Perugia.

Lo studio, frutto di questa estesa collaborazione internazionale, di cui l’Università “Gabriele d’Annunzio” Chieti-Pescara è il vertice, è ora in corso di pubblicazione sulla rivista PLOS ONE e può essere consultato al link: https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0248334.

“In attesa dello sviluppo di cure efficaci e degli effetti positivi dei vaccini contro il SARS-Cov-2 – spiega il prof. Stefano Pagliaro – la modifica dei comportamenti individuali è fondamentale per rallentare la diffusione del virus. Il nostro studio ha inteso comprendere quali fattori determinassero la messa in atto di comportamenti che non solo mirano a ridurre la diffusione del virus, ma rappresentano anche un prendersi cura degli altri. I dati mostrano che la fiducia nelle istituzioni, negli altri cittadini e in modo particolare nella scienza si legano alle intenzioni di mettere in atto questi comportamenti, molto più di quanto facciano i numeri reali della diffusione della pandemia”.

“Questi risultati possono fornire spunti importanti per la diffusione di messaggi istituzionali legati alla salute. La nostra capacità di lavoro in sinergia con tanti e tanto importanti centri di ricerca internazionali del nostro settore – sottolinea il prof. Stefano Pagliaro – collocano l’Università ‘Gabriele d’Annunzio’ in una posizione di grande prestigio scientifico a livello internazionale”.

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