Roma, 13 luglio 2020 – “La situazione non è ancora risolta. Siamo nell’occhio del ciclone: il tempo intorno a noi è sereno, non c’è vento e non ci sono temporali, ma siamo circondati da casi. Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare, però il Covid-19 non è scomparso”. Così il presidente dell’Ordine dei Medici di Roma, Antonio Magi, in merito ai nuovi casi di importazione di Covid-19 a Roma.
“Non è una situazione nuova per noi – prosegue Magi – anche la prima volta il virus è stato importato, in quel caso dalla Cina. Il problema è che si formano focolai e, finché non avremo un vaccino o una cura, dobbiamo cercare di inseguirli e isolarli. Ma più apriamo le frontiere più sarà complesso perseguire questo obiettivo”.
Per Magi non è necessario “chiudere di nuovo l’Italia” o fare “passi indietro”, ma senz’altro “se vogliamo salvaguardare il nostro Paese – sottolinea – serve massima attenzione e soprattutto è necessario fare controlli alle frontiere, facendo tamponi negli aeroporti a chi arriva in Italia. Non dobbiamo dimenticare che il virus è partito da una persona ed è stato in grado di infettare milioni di persone nel mondo”.
Secondo il presidente dell’Ordine dei Medici di Roma, quindi, “non si deve abbassare la guardia, altrimenti in autunno i venti cominceranno a tornare forti”.
Nella Capitale, intanto, lo scorso fine settimana la Polizia locale ha effettuato oltre 3mila controlli e ha isolato alcune aree della movida a causa di assembramenti. “Non si può far finta che l’emergenza non ci sia stata – commenta Magi – alcuni pensano che si sia trattato solo di una lunga vacanza di qualche mese, ma non è così. I ragazzi devono essere coscienti del fatto che il problema ancora esiste e che il virus si diffonde rapidamente. Ma non mi pare che la lezione sia stata recepita: ne ho visti tanti, in giro, scambiarsi bottiglie di birra e questo non va per niente bene. Dovrebbero essere più prudenti e farlo prima di tutto nel rispetto dei loro familiari, dei loro genitori e dei loro nonni”.
Bloccare di nuovo l’Italia sarebbe poi “disastroso” non solo a livello economico, ma “prima di tutto per i ragazzi stessi – aggiunge Magi – e per le loro prospettive di studio e lavoro”.
Quanto al vaccino contro l’influenza, il presidente dei camici bianchi capitolini consiglia a tutti di “farlo vivamente, in particolar modo quest’anno. A settembre riapriranno le scuole e sarà un momento delicato, perché sappiamo che i bambini sono uno straordinario vettore per i virus dell’influenza e spesso fanno ammalare genitori e nonni”.
Ma non siamo già in ritardo sui vaccini? “So che la Regione Lazio ha già acquistato le dosi necessarie – risponde Magi – l’importante è organizzarsi in tempo, prima che l’influenza stagionale cominci. Ma quest’anno i vaccini, oltre che negli ambulatori, si potranno fare anche dal medico di famiglia. Quindi l’organizzazione è abbastanza parcellizzata e non dovrebbero esserci problemi”.
(fonte: Agenzia Dire)