Roma, 16 marzo 2020 – Consapevoli dell’impegno di tutta l’oncologia medica nell’affrontare uno stato di emergenza senza precedenti a causa della rapida diffusione del Covid-19, CIPOMO (Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri) vuole esprimere il proprio sostegno al Policlinico Umberto I e ai colleghi ingiustamente accusati di essersi riuniti per salutare la loro neo-collega lo scorso 3 marzo favorendo la diffusione del virus.
“Come perfettamente spiegato dal prof. Marchetti, Primario di Oncologia Medica B del policlinico Umberto I di Roma – racconta il dott. Livio Blasi, Presidente CIPOMO – Non si trattava di un festino, come malamente riportato su numerose testate giornalistiche, ma di un rapido saluto in un momento in cui non vi erano divieti di raggruppamento. Le limitazioni per il contenimento della diffusione da Coronavirus imposte dal DPCM sono state rese pubbliche infatti solo il 4 marzo, il giorno dopo la data dei ‘festeggiamenti’”.
“È importante – continua il dott. Blasi – sottolineare come i medici infettati non lo sono per motivi futili ma solo perché lavorano. Data la mancanza di restrizioni, infatti, nello stesso giorno si è tenuto anche il Consiglio di dipartimento di Scienze radiologiche e oncologiche, a cui hanno partecipato 29 medici e docenti tra cui 2 medici e un amministrativo che poi sono risultati positivi al test del Covid-19, oltre a una riunione collegiale tra oncologi e radioterapisti presieduta al Dipartimento di Scienze oncologiche a cui hanno partecipato 13 medici di cui uno è risultato positivo”.
Gli oncologi sono impegnati tutti i giorni in prima linea nel cercare di garantire le cure necessarie ai propri malati nella consapevolezza delle conseguenze che il Covid-19 comporta soprattutto in pazienti come loro affetti da patologie oncologiche o onco-ematologiche. Rinnoviamo quindi l’impegno di tutta l’oncologia in questa battaglia al fianco dei colleghi del Policlinico Umberto I che lavorano senza sosta nell’interesse della salute dei propri malati.