Torino/Roma, 28 maggio 2020 – Ad aprile 2020 è nata la “COVID-19 Mass Spectrometry Coalition”, un consorzio internazionale con oltre 500 ricercatori in più di 220 laboratori di spettrometria di massa (MS), ovvero la più potente e diffusa tecnica analitica usata nella ricerca biomedica, la diagnostica e lo sviluppo di farmaci. I dettagli di questa International Action sono pubblicati su The Lancet Online First platform (https://www.thelancet.com/journals/lancet/onlineFirst).
Questi laboratori, che afferiscono ai maggiori centri di ricerca e Università del mondo, sono coordinati dall’IMaSS, società scientifica indipendente a carattere divulgativo che ha come obiettivo primario la promozione dell’attività di ricerca nel campo della spettrometria di massa.
Lo scopo della rete è supportare la ricerca sull’attuale pandemia, mettendo in comune risorse, metodi e dati per affrontare anche emergenze future. Alcuni degli ambiti in cui la MS può generare informazioni di vitale importanza sono la composizione strutturale del virus, i biomarcatori di esposizione, il rilevamento di materiale virale direttamente da superfici e molti altri.
In Italia è nato il Gruppo italiano “COVID19 MS coalition”, che vede attualmente impegnati 15 laboratori di diverse Università e Centri di Ricerca, tra cui: quello diretto dalla dott.ssa Amalia Gastaldelli dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR; il Laboratorio di Farmacologia Clinica e Farmacogenetica dell’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino, diretto dal prof. Antonio D’Avolio del Dipartimento di Scienze Mediche di UniTo; l’Unità di Spettrometria di Massa dell’Università di Torino, diretta dal prof. Claudio Medana del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze della Salute.
Questo team è già operativo e sta scambiando idee e informazioni. Alcuni laboratori stanno già effettuando attività sperimentali sul COVID-19. Il Gruppo è immediatamente disponibile a collaborare con qualunque soggetto istituzionale che volesse interagire con i rispettivi laboratori e Istituti.
“Questo Gruppo – dichiara il prof. Antonio D’Avolio – si è venuto a creare per mettere a disposizione della comunità scientifica strumentazione, come gli spettrometri di massa, e know-how utile per studi di metabolomica, identificazione di marker o simili nell’ambito della malattia da Covid-19. Si tratta di un’opportunità che speriamo possa essere colta dai clinici e dalle istituzioni a cui ci rivolgiamo”.
Ulteriori informazioni, nonché la lista di tutti i laboratori partecipanti, sono disponibili sul sito www.imass.it