Firenze, 10 maggio 2019 – In occasione della Giornata nazionale del Mal di Testa dell’11 maggio al via a Careggi uno studio sul collegamento fra dolore dell’endometriosi ed emicrania. La ricerca è finanziata con circa 300mila euro del bando Giovani Ricercatori del Ministero della Salute che ha premiato un progetto ideato dalla dottoressa Silvia Benemei, medico farmacologo clinico di Careggi, in collaborazione con la dottoressa Viola Seravalli, ginecologo dell’Università di Firenze, per lo studio sia in laboratorio che sulle pazienti delle evidenze nella correlazione fra endometriosi ed emicrania.
“Recentemente – ricorda Viola Seravalli dell’Ostetricia e ginecologia di Careggi, diretta dal professor Felice Petraglia – è stato messo in luce che le pazienti con endometriosi hanno un rischio maggiore anche di 4 volte rispetto alle pazienti senza endometriosi di soffrire di emicrania, una forma di cefalea molto grave e invalidante, che colpisce circa 1 donna su 5 in età fertile ed è riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come la malattia neurologica con il maggior impatto in termini di disabilità a livello mondiale in quella fascia d’età”.
“L’associazione tra endometriosi ed emicrania – spiega Silvia Benemei del Centro cefalee e farmacologia clinica di Careggi – potrebbe derivare dall’esistenza di processi patologici comuni alle due malattie che potrebbero essere bersagli per nuovi farmaci utili a contrastare in maniera efficace gli effetti negativi che queste patologie, soprattutto se associate, causano alla qualità di vita delle pazienti, sia in termini personali che sociali”.
Nel mondo, circa 176 milioni di donne sono affette da endometriosi, una malattia in cui masse di tessuto endometriale (la parete interna dell’utero) crescono impropriamente nella cavità addominale o nell’ovaio producendo una riduzione della fertilità e nell’80% dei casi dolore cronico. L’impatto sociale dell’endometriosi è elevato, con un grave decadimento della qualità di vita delle pazienti, ad oggi le cause della malattia non sono ancora chiarite.