Roma, 16 marzo 2020 – “Abbiamo portato all’attenzione delle autorità che gestiscono l’emergenza coronavirus il problema che ad oggi moltissimi medici in corsia e tutti i medici del territorio lavorano senza dispositivi personali di protezione e di fatto non vengono sottoposti a tampone, anche se in contatto con pazienti risultati positivi da Covid-19” così Pina Onotri, Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani in una lettera al Ministro della Salute, al Capo Dipartimento della Protezione Civile, al Presidente della Croce Rossa Italiana, al Commissario Straordinario per il coronavirus.
“Segnaliamo che il test viene eseguito solo se l’operatore sanitario è sintomatico; mentre i medici sono soggetti ad altissimo rischio, come si può evincere dai dati (il 10% dei contagiati è rappresentato da operatori sanitari) e possono a loro volta diffondere il contagio, specialmente se asintomatico”.
“In provincia di Bergamo 50 medici risultano infettati, nella provincia di Cosenza sono 60. La Fnomceo, Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, denuncia di 1.136 sanitari contagiati. Altri dati, riguardanti i medici e sanitari, non ne abbiamo perché i tamponi non vengono più fatti”.
“Personaggi pubblici e calciatori, invece, risultano positivi al Covid, in quanto sottoposti a tamponi in assenza di sintomi”.
“Chiediamo, per questo, che i medici siano sottoposti in modo generalizzato al tampone, anche se asintomatici, onde evitare di lavorare in assenza di adeguate protezioni e al fine di non diffondere il contagio. Là dove non dovessero esserci a disposizione Dpi, di essere messi in quarantena anche in assenza di sintomatologia, se contatti di Covid positivi”.
È arrivato il tempo di estendere il tampone a tutti i pazienti con sintomatologia, al fine di effettuare una più efficace quarantena. Sono queste le misure di buon senso e a difesa della salute pubblica che lo SMI chiede con determinazione al Governo e ai responsabili che seguono l’emergenza dettata dal coronavirus” conclude Onotri.