Coronavirus, il Pronto Soccorso dell’Aou Meyer si ‘fa in due’. Più efficaci e sicuri i percorsi di accesso

Firenze, 18 novembre 2020 – Il pronto soccorso del Meyer si allarga e si sdoppia grazie all’allestimento di due grandi prefabbricati, riorganizza ambienti e percorsi per gestire ancora meglio i percorsi separati dei pazienti con sintomi Covid e potenzia la sua capacità di effettuare tamponi: sono queste alcune delle misure adottate dall’Ospedale pediatrico fiorentino alla vigilia della stagione invernale, che quest’anno si presenta ancora più difficile per l’emergenza epidemiologica da Coronavirus.

A visitare la nuova struttura, questa mattina, sono stati il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessore per il diritto alla salute Simone Bezzini e il rettore dell’Università degli Studi di Firenze Luigi Dei.

“La realizzazione di questo progetto da parte del Meyer è degno di nota, perché contribuisce a rendere sempre più efficaci e sicuri i percorsi di accesso al pronto soccorso pediatrico in un momento così complesso come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia in atto – commenta il presidente Eugenio Giani – La creazione di percorsi differenziati per i casi sospetti da Covid e per quelli non Covid garantisce non solo la massima sicurezza, ma anche l’efficienza di un’organizzazione ospedaliera sempre all’avanguardia e sempre capace di mettere in atto soluzioni creative per la migliore presa in carico dei suoi piccoli pazienti. La possibilità di effettuare tamponi anche in orario notturno contribuisce, inoltre, a rafforzare la campagna di tracciabilità portata avanti dalla Toscana con numeri importanti, con un obiettivo ben preciso: spezzare la catena dei contagi in ogni territorio. Questo sarà possibile con l’aiuto di tutti, nessuno escluso, e comportandoci tutti con senso di responsabilità”.

“Le strategie organizzative messe in atto dal Meyer rispondono in modo intelligente alle necessità del momento, vista l’emergenza sanitaria tuttora in corso – aggiunge l’assessore alla sanità Simone Bezzini – L’ampliamento degli ambienti per la creazione di un pronto soccorso diviso in due aree separate, rese ben distinte anche grazie a un sapiente utilizzo di colori differenti e ben riconoscibili, testimoniano ancora una volta l’impegno costante e quotidiano della direzione generale e di tutti i suoi collaboratori, impegno che fa del Meyer una delle nostre migliori eccellenze ospedaliere. Il tutto pensato e realizzato, con la consueta attenzione, a misura dei più piccoli. Stiamo lavorando senza sosta per rafforzare la rete ospedaliera e il territorio nella lotta anti Covid, cercando nello stesso tempo di non disperdere questo importante patrimonio di esperienza e di competenze, maturate in piena pandemia. Siamo consapevoli dell’eccezionalità degli eventi che viviamo e proprio per questo pronti a dare il nostro massimo contributo, senza alcuna esitazione”.

“La sfida del Coronavirus che si ripropone in questo tempo difficile impone la massima sinergia di tutte le energie della nostra società – dichiara Luigi Dei, rettore dell’Università di Firenze – I capofila di questo impegno sono senza dubbio i medici e gli infermieri verso cui dobbiamo dimostrare sia la nostra riconoscenza che la nostra collaborazione, con l’osservanza di tutte le regole che possono salvaguardare la salute di tutti. Anche in questa occasione, con la realizzazione dello sdoppiamento del pronto soccorso, l’Azienda ospedaliero universitaria Meyer si conferma struttura di eccellenza al fianco dei bambini per fornire a ognuno di loro le cure necessarie, garantendone la sicurezza fin dall’accesso all’ospedale”.

“Il Meyer non ha smesso mai di prepararsi all’autunno – spiega Alberto Zanobini, Direttore generale dell’Ospedale pediatrico fiorentino – e oggi vediamo i frutti del duro lavoro che abbiamo portato avanti, senza mai fermarci, durante i mesi estivi. Il nostro obiettivo era quello di essere all’altezza di una sfida impegnativa, garantendo ai piccoli pazienti un’accoglienza sicura e rispettosa dei protocolli Covid. Questo ampliamento del pronto soccorso ci consente adesso di farci trovare pronti all’arrivo della stagione invernale che per noi è sempre difficile a causa dell’intensa circolazione dell’influenza e delle forme parainfluenzali”.

Tamponi anche notturni. Tra le strategie messe in atto per difendere l’Ospedale, l’aumento della capacità di effettuare tamponi, anche negli orari notturni. Grazie a questa capacità diagnostica, è possibile attribuire ai bambini il corretto percorso sia all’interno del Pronto soccorso che in caso di ricovero nei reparti.

Le regole per l’accesso al Pronto soccorso. Come lo scorso aprile, l’appello che il Meyer lancia alle famiglie è quello di evitare di rivolgersi al Pronto soccorso nel caso in cui sia abbiano sintomi sospetti da Coronavirus. L’invito è quello di contattare prima il pediatra di famiglia, che valuterà la situazione caso per caso e indirizzerà il paziente. L’ingresso al Pronto soccorso potrà essere garantito a un solo genitore. Nel caso in cui si renda necessario un ricovero, anche precauzionale, i piccoli pazienti e i loro accompagnatori dovranno essere sottoposti a un tampone.

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