Roma, 9 maggio 2020 – La tendenza all’aumento di intossicazione da disinfettanti per proteggersi dall’infezione Covid-19 è confermata . I rischi maggiori sono legati più che ai prodotti di uso personale (come i gel per le mani), all’utilizzo imprudente di disinfettanti e igienizzanti per l’ambiente.
“Lo stare a casa ha indotto più persone a ricercare una più efficace igienizzazione delle superfici domestiche (pavimenti, tastiere, scrivanie, telefoni, sanitari) utilizzando contemporaneamente prodotti tra loro incompatibili con il risultato di innescare reazioni chimiche pericolose. Mischiare, ad esempio, candeggina e ammoniaca vuol dire liberare gas che possono creare problemi respiratori anche seri”. A dirlo è Marcello Ferruzzi, responsabile del Centro Antiveleni dell’Ospedale Niguarda di Milano, che lo scorso mese aveva già segnalato un + 30% di intossicazioni con prodotti disinfettanti e igienizzanti negli adulti e fino a un +135% nei bambini.
“È possibile che con la fase due si verifichi un ulteriore incremento dell’utilizzo di questi prodotti al rientro al domicilio dopo la giornata di lavoro – puntualizza il medico – ed è pertanto opportuno raccomandarne un uso prudente e corretto”. I disinfettanti e igienizzanti per l’ambiente, infatti, “sono i prodotti più impegnativi – commenta il tossicologo – perché a base di sostanze chimiche più aggressive rispetto a quelle contenuti nei disinfettanti per la persona”.
Nel caso di ingestione accidentale di questi prodotti, “non bisogna assolutamente provocare il vomito né somministrare latte, altri liquidi o cibo. È invece opportuno contattare un Centro antiveleni (il Centro antiveleni di Milano risponde allo 0266101029) per valutare la situazione con il tossicologo – ricorda Ferruzzi – che consiglierà cosa fare e se necessario o meno recarsi in Pronto Soccorso”.
Per la prevenzione valgono tre regole di base: “Tenere i prodotti lontano dai bambini, evitare i travasi in bottiglie senza etichette, o con etichette non riconoscibili e non mescolare prodotti diversi. Il trasferimento di un liquido da un contenitore a un altro va etichettato e reso riconoscibile – sottolinea l’esperto – altrimenti ci si espone a rischio di ingerirlo per errore. Inoltre, per igienizzare le superfici di casa o i sanitari, non mischiate mai i prodotti, ma usateli separatamente”.
Cosa succede se i bambini ingeriscono il gel disinfettante per le mani? “I disinfettanti per le mani sono generalmente a base di alcol e non sono particolarmente appetibile per i più piccoli. Ben difficilmente le quantità ingerite sono tali da dare problemi seri – rassicura il medico – Non è pertanto il caso di precipitarsi in Pronto Soccorso o nello studio del pediatra o del medico di famiglia. Anche in questo caso è, invece, raccomandabile consultate telefonicamente un Centro antiveleni per valutate insieme la situazione, che nella gran parte dei casi potrà essere risolta a domicilio”.
Su altri usi incongrui di liquidi igienizzanti per la persona, Ferruzzi riporta le “disinfezioni di mascherine tessuto non tessuto con prodotti come ammoniaca o candeggina, e poi indossate immediatamente. Metterle umide sul viso espone la pelle a un effetto irritativo da contatto. Evitate le disinfezioni fai da te”.
In ultimo, “il bimbo può disinfettare le mani come l’adulto, ma non deve mai usare il prodotto da solo. Non lasciate a sua disposizione i prodotti – conclude – perché se molto piccolo scopre il mondo portando alla bocca tutto quello che trova”.