Roma, 17 luglio 2019 – “Oggi abbiamo illustrato le ragioni del Sindacato Medici Italiani della rottura della trattativa sul contratto nazionale di MMG” ha dichiarato Pina Onotri Segretario Generale del SMI che guidava una delegazione sindacale al Ministero della Salute.
“Abbiamo ritenuto di dover interrompere le trattative con SISAC in quanto siamo convinti che i finanziamenti destinati al rilancio della medicina territoriale siano nettamente insufficienti, anche in considerazione della necessità di sopperire alla sempre più carente offerta ospedaliera la cui genesi è da ricercarsi, soprattutto, nella carenza di personale da cui dipendono, essenzialmente, i servizi da erogare”, ha aggiunto Onotri.
“Siamo convinti che bisogna recuperare la vacanza contrattuale in quota capitaria per superare finalmente il blocco ventennale della parte fissa dello stipendio. Considerato l’aumentato carico di lavoro burocratico degli studi medici è verosimile che si debba puntare ad aumentare, sino al raddoppio delle quote, le indennità per segretaria ed infermiera quale investimento territoriale secco”.
“Abbiamo, altresì, proposto con la predisposizione di un decreto legge ad hoc, che il medico in generale e l’MMG in particolare,diventino unico gestore della salute del paziente sul territorio e siano il coordinatore unico e l’attivatore delle nuove figure professionali quali infermiere di famiglia, psicologo di famiglia”.
“Nell’incontro abbiamo ribadito la necessità di conoscere l’entità dei finanziamenti regionali, svincolati dal fondo finanziato nazionale, per l’attivazione delle procedure previste dalla legge Balduzzi e sostenuto con forza il passaggio alla dirigenza dei medici del 118 o in alternativa istituire anche per essi un tavolo di concertazione specifico”.
“Per quanto riguarda i bandi per il corso di formazione in M.G., abbiamo proposto il prolungamento dei tempi di scorrimento, considerato il ritardo nel pubblicare i bandi per il corso di formazione in M.G, delle graduatorie oltre i 180 giorni previsti ai fini di non lasciare borse inutilizzate. Chiediamo con forza azioni per l’adozione delle pari opportunità e maggiori tutele per la categoria. Se le nostre richieste, almeno in parte, non saranno accolte, siamo disposti ad adottare, come punto di riferimento, il contratto di specialistica ambulatoriale tutele comprese (ferie, maternità, malattia)”, conclude Onotri.