Contraccezione d’emergenza. FOFI: “La legge è chiara ma serve informazione”

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Secondo un’indagine demoscopica, il 18% dei farmacisti non sarebbe disponibile a consegnare il prodotto in assenza di una prescrizione anche se così stabilisce la normativa per le persone maggiorenni

farmacia-mediciRoma, 4 febbraio 2016 – “È comprensibile che in una fase iniziale possano esserci titubanze in merito alla natura e alle modalità di dispensazione del contraccettivo d’emergenza, che rappresenta un’assoluta novità per la società italiana. È evidente che esiste un deficit di informazione che stiamo cercando di ovviare, anche attraverso un progetto formativo ad hoc della Federazione, gratuito e accreditato ECM. Quanto invece deve essere chiaro a tutti è che la dispensazione del contraccettivo deve obbedire tassativamente al dettato della normativa vigente, e che qualsiasi violazione della norma deve essere puntualmente segnalata”.

Questa la dichiarazione del presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, senatore Andrea Mandelli, dopo la presentazione dell’indagine demoscopica condotta su questo tema dall’istituto SWG intervistando un campione di 400 donne e 100 farmacisti, secondo la quale il 18% dei farmacisti sarebbe indisponibile a consegnare il prodotto in assenza di una prescrizione anche se così stabilisce la normativa per le persone maggiorenni.

“Non intendo entrare nel merito dell’indagine, ma è giusto fare presente che in Italia è la prima volta che un farmaco di questa natura, comunque un preparato ormonale, viene classificato senza obbligo di prescrizione, e si tratta di un salto culturale notevole. Sono certo che se si ripetesse questa indagine tra qualche mese, magari su un campione più ampio, avremmo risultati diversi. Come organo ausiliario dello Stato, oltre che di rappresentanza della professione, siamo più volte intervenuti direttamente e attraverso gli Ordini a ricordare le modalità di dispensazione di questo contraccettivo ma abbiamo ritenuto doveroso anche promuovere l’aggiornamento su questa tematica, perché senza un’azione sul piano culturale diviene tutto più difficile”, conclude il presidente della FOFI.

fonte: ufficio stampa

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