Roma, 20 luglio 2020 – “Diverse sono le patologie correlate in maniera sia diretta sia indiretta al Covid-19. Il virus intanto ha creato ritardi nelle terapie in pazienti con patologie già preesistenti oppure nelle diagnosi in pazienti con patologie ancora non diagnosticate”. Così il presidente dell’Ordine dei Medici di Roma, Antonio Magi, nel corso di un’intervista rilasciata all’agenzia Dire.
“Non è un mistero – prosegue – che durante l’emergenza la prevenzione sia venuta meno, con tantissime mammografie, colonscopie e gastroscopie saltate. E sappiamo bene quanto una diagnosi tardiva possa creare un problema non solo al paziente, ma anche al Servizio sanitario nazionale: la terapia di un paziente diagnosticato al primo stadio mediamente va a costare dai 50 ai 100mila euro, mentre al secondo stadio intorno ai 500mila euro. Quindi prevenire, oltre a curare meglio le persone, ci permette anche di risparmiare”.
Oggi possiamo trovarci di fronte a “complicazioni di patologie croniche già esistenti, pensiamo ai diabetici o ai cardiopatici – aggiunge Magi – che se non adeguatamente monitorati possono avere conseguenze che portano per esempio a problemi alla vista oppure ad ulcere agli arti”.
Poi ci sono le patologie correlate più direttamente al Covid-19: “Chi si è ammalato di Covid-19 ed è stato per molto tempo in terapia intensiva, in posizione prona, ora soffre di vere e proprie interstiziopatie del polmone – fa sapere il presidente dell’OMCeO Roma – con patologie collegate anche alle attività respiratorie, oppure delle endoteliti legate al sistema vascolare, che possono creare situazioni di natura embolica”.
Chi ha fragilità alle ossa, poi, non ha affatto beneficiato nello stare costretto a casa durante il lockdown. “Sappiamo che il movimento e il sole sono fondamentali per l’osteoporosi – aggiunge Magi – questo può riguardare gli anziani ma anche le donne in menopausa, che sono soggette ad una riduzione del tono calcico nelle ossa. Il fatto di muoversi di meno ha sicuramente creato problemi”.
Qualcuno comincia anche a parlare di “piccole difficoltà di natura respiratoria legate all’utilizzo della mascherine, ma francamente dire che siano collegate al Covid è eccessivo”.
Bisognerà ancora recuperare le visite di tutti quei pazienti con le acuzie. “Pensiamo per esempio a quelle persone che andavano dall’oculista: ci sono state molte maculopatie che si sono aggravate in questo periodo – spiega Magi – perché i pazienti non hanno più fatto le iniezioni intraoculari; ci sono anche persone che hanno avuto traumi e devono recuperare con la fisioterapia”.
Infine, esiste l’universo della psicologia, che tocca “sia chi si è ammalato di Covid, sia chi ha lavorato sul campo, come gli operatori sanitari, con ripercussioni di stress-correlato non indifferente – spiega ancora Magi – Ma c’è ancora chi ha subito lutti e chi, più banalmente, ha sofferto perché rimasto chiuso in casa per mesi a causa del lockdown, specialmente i bambini, che hanno risentito di non essere andati a scuola”.
Insomma, secondo Magi fra qualche tempo purtroppo vedremo sicuramente “le conseguenze che si porta dietro questa emergenza, con la speranza di evitare nuove chiusure e di rimetterci in carreggiata”, conclude il presidente dell’Ordine dei Medici di Roma.
(fonte: Agenzia Dire)