I medici dell’associazione Urologi Ospedalità a gestione privata fanno il punto sull’interazione con il servizio pubblico e su innovative tematiche cliniche: dalla radiodiagnostica, alla chirurgia robotica, all’immunoterapia per trattare i tumori
Milano, 29 maggio 2017 – Si terrà a Milano presso l’Università Statale, dal 29 al 31 maggio, la XII edizione del Congresso Nazionale UrOP, associazione che riunisce gli urologi operanti nell’ospedalità a gestione privata.
Si tratta di una categoria di professionisti che sta acquistando un peso sempre più preponderante nel panorama sanitario nazionale e regionale: in particolar modo in Lombardia, regione che conta 14 dei 35 IRCSS di diritto privato presenti in Italia, i ricoveri urologici in questa tipologia di strutture sono poco meno del triplo rispetto alle strutture pubbliche. Si registra inoltre una degenza media minore, con il 66% in meno di degenze oltre il valore soglia rispetto agli IRCCS pubblici.
Proprio da questi dati prenderanno le mosse i primi interventi del Congresso, presieduto quest’anno dal prof. Luca Carmignani, Responsabile U.O. di Urologia presso l’IRCSS Policlinico San Donato di Milano e dal prof. Ottavio de Cobelli, Direttore della divisione Universitaria di Urologia presso l’Istituto Europeo di Oncologia.
Attraverso il confronto fra la situazione italiana e quella europea si prenderanno in esame le prospettive legate al mondo della sanità convenzionata e si farà il punto sulle possibilità d’interazione con la sanità pubblica e con le diverse società che riuniscono i professionisti del settore dell’Urologia: una disciplina che, ormai da tre decenni, è protagonista di una rapidissima evoluzione grazie all’avvento di strumenti e tecniche sempre più sofisticate.
“Il Convegno si articolerà in sessioni, anche pratiche, in cui affronteremo tematiche cliniche attuali e innovative”, commenta il prof. Rosario Leonardi, presidente UrOP.
“I diversi argomenti verranno approcciati con un’impostazione pratica, all’insegna della condivisione e della trasversalità: sono previste sessioni dedicate alla simulazione d’interventi, relazioni condotte in maniera interattiva e tavole rotonde incentrate su temi delicati quanto importanti, come quella su ‘Sesso e Parole’, dedicata a come affrontare il tema della sessualità con i pazienti urologici”, aggiungono il prof. Carmignani e il prof. de Cobelli, presidenti del congresso.
Durante i tre giorni di congresso ci si concentrerà, in particolare, sulla radiodiagnostica, e in particolare su metodiche quali la risonanza multi parametrica (mpMRI), la biopsia RM fusion o Rm guidata, la biopsia liquida e la PETGa68-PSMA, sempre più utilizzate per la diagnosi del tumore alla prostata; ma anche sulle più innovative strategie immunoterapiche per il trattamento delle neoplasie, e alla evoluzione delle ultime terapie farmacologiche rivolte a quello del tumore alla prostata.
Grande rilievo avranno gli interventi centrati sui sempre più sofisticati strumenti tecnologici utilizzati per intervenire in maniera efficace e mininvasiva su diverse patologie: dalle tecniche di litotrissia per il trattamento della calcolosi urinaria, ai diversi laser che consentono di intervenire con successo sull’ipertrofia prostatica benigna, dalla terapia trimodale “bladder sparing” per i pazienti affetti da tumore alla vescica, alla sempre più diffusa chirurgia robotica.
fonte: ufficio stampa