Confronto tra professionisti ozonoterapeuti e medici sugli sviluppi dell’Ossigeno Ozono in Italia

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Grande successo e partecipazione per il I Congresso Internazionale AIRO – Accademia di Ricerca in Ossigeno Ozono Terapia

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Prof. Dario Apuzzo

Roma, 23 novembre 2015 – Lo scorso 21 novembre si è tenuto il I Congresso Internazionale AIRO – Accademia Internazionale di Ricerca in Ossigeno Ozono Terapia – un’occasione di incontro e confronto tra i grandi esperti del settore provenienti da tutta Italia e da Paesi esteri come Germania, Svizzera, Guatemala, USA e Brasile, per definire lo stato dell’arte dell’Ossigeno Ozono Terapia.

Il prof. Dario Apuzzo – fondatore di AIRO e medico fisiatra docente di Ossigeno Ozono Terapia presso La Sapienza di Roma – ha aperto i lavori introducendo la nascita dell’Accademia, nata con lo scopo di favorire il dialogo tra professionisti ozonoterapeuti e medici provenienti da altre specializzazioni per dare maggiore visibilità e importanza ad un tipo di cura sempre più diffusa, in quanto priva di controindicazioni e adatta a tutte le età.

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Dott. Gianni Letta

Al Congresso è intervenuto Gianni Letta, Presidente Onorario di AIRO, che ha portato la sua personale testimonianza come paziente del prof. Apuzzo e il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha inviato i suoi saluti, ribadendo l’importanza della ricerca nel progresso della scienza. “È innegabile che lo sviluppo sociale di un Paese sia legato strettamente all’incremento della Ricerca Scientifica svolta: essa contribuisce, in maniera determinante, alla scoperta di nuove terapie e procedure diagnostiche oltre che all’individuazione di modalità organizzative più efficaci. Il ruolo di AIRO può migliorare le informazioni disponibili e scientificamente validate sulla metodica oggetto del Congresso”, ha dichiarato Letta.Tra i temi trattati, il prof. Tommaso Longhi ha mostrato i rapporti costi-beneficio dell’ozonoterapia e l’opportunità di riduzione della spesa pubblica legate all’utilizzo dell’OOT nel Servizio Sanitario Nazionale. Annualmente 850.000 famiglie affrontano spese sanitarie “disastrose” superiori al 40% del loro reddito (Indagine CEIS). Il prof. Longhi ha illustrato la differenza tra intervento chirurgico e trattamento con ossigeno ozono analizzando l’incidenza di costi diretti – legati al trattamento/intervento, ad esami diagnostici strumentali, a riabilitazione e farmaci – sulla spesa pubblica. Oltre a far emergere che i trattamenti con ossigeno ozono rappresentano un forte risparmio, il Professore ha inoltre evidenziato che si avrebbe una forte riduzione anche dei costi indiretti e/o sociali, principalmente legati alla riduzione dell’attività lavorativa. A parità di patologia, un intervento chirurgico fatto con l’SSN, richiederebbe, calcolando anche la lista d’attesa, circa 2 mesi per tornare all’attività lavorativa e costerebbe in media 3.000 -3.500 euro (fino a 13.000 se fatto privatamente), mentre in caso di trattamenti con ossigeno ozono si riduce a due settimane (con 4/5 sedute).

congresso-airoIl prof. Valter Santilli ha spiegato che la lombosciatalgia rappresenta nel mondo una delle cause più frequenti di astensione dal lavoro e, considerando che la fascia d’età più colpita è tra i 30 e i 50 anni, cioè il periodo più attivo della vita lavorativa, questo dato assume un’importanza ancora maggiore. Tra i vantaggi indiscussi, l’Ossigeno Ozono Terapia non necessita di anestesia, consente di evitare prolungate terapie farmacologiche, i tempi di recupero sono più veloci, ma soprattutto questa terapia può evitare un intervento chirurgico, con tutti i rischi e complicanze ad esso annessi.

Tra i contributi esteri, il prof. Tiziano Gastaldi (Svizzera) ha spiegato il trattamento del black disc (disco spinale disidratato e degenerato) con miscela O2/O3 o con acido jaluronico, dimostrando come in casi con particolari problematiche l’ozono si riveli l’unica soluzione efficace; il prof. Horst Kief (Germania) ha mostrato come la combinazione di ozono e vitamina C può avere dei risultati significativi a supporto di altre terapie in caso di malattie tumorali e i medici Luis Enirique Castro Mendez e Gustabo Gini (Guatemala) hanno presentato il trattamento con OOT nell’attuale epidemia del virus Chinkunguya, trasmesso all’uomo da zanzare infette nei paesi caraibici. Il prof. Robert Rowen, in diretta da gli USA, ha spiegato l’utilizzo dell’ossigeno ozono come cura dell’Ebola.

Il prof. Dario Apuzzo ha chiuso i lavori con le dimostrazioni pratiche, in video, degli effetti e delle tecniche di somministrazione dell’OOT: infiltrazioni intramuscolari cervicali, dorsali e lombari, infiltrazioni intraarticolari ginocchio e spalla, infiltrazioni sottocutanee (tunnel carpale, cellulite e deficit vascolari), infiltrazioni peritendinee, insufflazioni e autoemo infusione.

“AIRO ha tra i suoi obiettivi quello di promuovere e divulgare la cultura e l’utilizzo dell’OOT quale metodica idonea a ridurre l’utilizzo dei farmaci e il ricorso ad interventi chirurgici e a trattare, attraverso un’azione trasversale, numerose patologie con un notevole miglioramento della qualità di vita – spiega il prof. Dario Apuzzo. All’interno dell’Associazione, AIRO integra medici ozonoterapeuti, veterinari ozonoterapeuti, sostenitori e pazienti che hanno trovato giovamento e si meravigliano essi stessi della mancata diffusione dell’OOT. Questo I Congresso Internazionale ha visto un altissimo riscontro di medici e specialisti del settore e rappresenta una nuova importante pagina nella storia dell’Ossigeno Ozono”.

fonte: ufficio stampa

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