Concorsi in Sicilia, Ugl Sanità: “Al Governo chiediamo più fondi per potenziare il sistema sanitario regionale”

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Catania, 9 ottobre 2018 – “Apprendiamo con grande soddisfazione che nell’ambito della sanità siciliana qualcosa si sta cominciando finalmente a muovere, anche in relazione alle attività programmatiche legate ai concorsi. Il completamento degli organici, infatti, è uno degli aspetti pregnanti che sono stati sempre al centro delle nostre lotte sindacali, visto che abbiamo denunciato tante volte le grosse carenze all’interno dei nostri ospedali, ed oggi non possiamo che esprimere orgoglio nel vedere che le nostre rivendicazioni sono state giudicate fondate dal governo regionale e, in particolare, all’assessore della salute Ruggero Razza. Assessore che sosteniamo fortemente nella sua battaglia per chiedere al governo nazionale le risorse economiche necessarie a rimpinguare i posti vacanti.

Per questo auspichiamo che da Roma non vengano distratti fondi preziosi, magari da destinare al potenziamento della rete socio – assistenziale, per impiegarli in manovre poco comprensibili per quel che ci riguarda.
Ci auguriamo che nella legge di stabilità, che presto verrà portata in parlamento, la Sicilia e il sistema sanitario regionale non vengano messi in secondo piano, soprattutto in un momento come questo in cui la rete tempo dipendente, molto ben articolata dall’assessorato, ha messo in luce le criticità dettate principalmente dalla limitazione dovuta insularità e le relative problematiche legate alla situazione orografica ed alla difficoltà di raggiungere alcuni presidi, con la conseguenza che occorrono più punti rispetto al decreto ministeriale n° 70.

Come Ugl vogliamo lanciare un accorato appello al governo nazionale, affinché possa assicurare un massiccio supporto all’azione del governo Musumeci e dell’assessore Razza, mettendoli in condizione di poter dare finalmente il via alla stagione dei concorsi dopo aver completato quella delle stabilizzazioni durata per anni.

Noi come organizzazione sindacale continueremo intanto a vigilare perchè questo accada, a tutela dei lavoratori, di coloro che aspirano ad operare nel campo della sanità e della salute dei cittadini”.

È quanto dichiarano i segretari regionali delle federazioni Ugl medici e sanità, rispettivamente Raffaele Lanteri e Carmelo Urzì, che ormai da mesi invocano l’impinguamento delle piante organiche delle strutture ospedaliere ormai ridotte quasi all’osso e che, inoltre, plaudono alla nuova collocazione del posto di polizia nell’ospedale Garibaldi di Catania: “Attendevamo questa notizia che chiude una situazione paradossale. La postazione per gli agenti della polizia di Stato non poteva più rimanere distante dal pronto soccorso e, oggi, il problema è stato definitivamente risolto grazie alla sinergia tra la direzione del nosocomio ed alla Questura etnea. Questo, ovviamente, a nostro avviso è solo un piccolo segnale perché aspettiamo le misure che da tempo chiediamo e che non sono ancora arrivate come ad esempio l’inasprimento delle pene e il trasferimento delle guardie mediche vicino alle stazioni dei carabinieri”.

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