“Io e mio marito siamo molto in imbarazzo poiché nostra figlia quasi adolescente ha iniziato a farci domande riguardo al sesso e noi non sappiamo come affrontare l’argomento, visto che a noi nessuno ci ha insegnato nulla, tutto quello che abbiamo saputo lo abbiamo “imparato sul campo” oppure grazie a informazioni di amici, etc. Come possiamo fare per rispondere ai dubbi di nostra figlia? Quando e come è opportuno parlare di sesso con i figli?”. Ada e Franco
È comprensibile che come genitori possiate provare imbarazzo quando dovete parlare con vostra figlia di argomenti che riguardano la sfera sessuale, intima, la riproduzione, l’amore e l’attrazione. In realtà, mai come oggi l’educazione sessuale e sentimentale è imprescindibile, soprattutto in risposta al grande fenomeno sociale che differenzia questa generazione dalle precedenti (che, come voi stessi avete affermato, dovevate contentarvi di una occasionale sbirciatina delle riviste porno, comprate di nascosto in edicola, mentre oggi la pornografia dilaga, sui pc e sugli smartphone, mostrando peraltro una intimità che non rappresenta, nella maggior parte dei casi, l’intimità ‘normale’, sperimentata all’interno di una coppia).
Per evitare tali imbarazzi sarebbe stato opportuno che voi iniziaste a parlare prestissimo di sessualità con vostra figlia, a partire dai due anni di età, e continuare a farlo, a livello informativo, almeno fino a che vostra figlia non termini l’adolescenza. Non appena i figli raggiungono i 7-8 anni, inoltre, sarebbe bene cominciare a sostituire i termini familiari con i termini scientifici (per esempio utilizzare la parola “pene” piuttosto che “pisellino”).
Lei mi chiede quando è opportuno parlare di sessualità? La mia risposta è: ogni volta che l’argomento esce fuori, senza imbarazzi, ma neanche forzature: dovete imparare a parlare di sessualità con la stessa naturalezza che dedicate agli altri discorsi e argomenti.
In ogni caso occorre tenere sempre presente che i genitori e le scuole che decidono di astenersi dal fornire ai bambini e agli adolescenti notizie sulla sfera sessuale, non fanno altro che dare il potere alle informazioni distorte e false di internet e dei film pornografici, che rimarranno l’unica fonte primaria di informazione per i giovani!
Le parole-chiave che dovrete mettere in evidenza, nel contesto dell’educazione sessuale sono: “rispetto” e “consapevolezza”. Se riuscirete ad attenervi a questa sorta di linea guida, qualsiasi altro concetto sull’educazione sessuale diventa marginale e accessorio.
Ecco qualche ulteriore suggerimento sul comportamento più adeguato che potreste usare per parlare di sessualità con vostra figlia:
- Parlate con vostra figlia il prima possibile usando un linguaggio adeguato all’età.
- Non dovete introdurre argomenti nuovi, prima ancora che in vostra figlia nasca la curiosità, ma rispondete a partire dalle sue domande, esplicite o implicite (osservare il linguaggio del corpo, i disegni, i giochi, etc.).
- È opportuno cominciare a parlare del corpo quando i figli sono ancora piccoli e, superata la prima infanzia, iniziare a usare i nomi corretti delle varie parti del corpo e non più vezzeggiativi (es. ‘patatina’, ‘pisellino’, ‘farfallina’, etc.).
- Tenete presente che parlare di sessualità non significa parlare solo del rapporto sessuale e, in particolare, del rapporto intimo completo: la sfera sessuale è un argomento molto vasto che riguarda il rapporto con il corpo, le fasi di crescita, cosa significa o non significa essere maschi o femmine, cosa è l’amore, l’attrazione fisica, la relazione con un’altra persona, quali sono i pericoli per la propria salute o incolumità, e così via.
- Prendete spunto da argomenti discussi in tv, dai giornali, dalle esperienze degli amici, dai personaggi famosi, dai fatti di cronaca, dalla musica, da internet, dal comportamento dei propri animali domestici e fare discorsi soprattutto ‘ipotetici’ (se tu ti trovassi nella situazione in cui si è trovato il personaggio di questo film, come ti saresti comportato? Perché è bene comportarsi in quel modo, oppure perché è male).
- Rispondete alle domande in modo franco e semplice, ma non semplicistico: un minimo di preparazione è sempre richiesto, per cui è sempre meglio documentarsi prima di parlare (non è assolutamente vero che gli adulti abbiano sempre risposte corrette sugli argomenti che riguardano la sfera sessuale).
- Cercate di essere adulti aperti alla realtà in cui si vive e non prigionieri dei vostri tempi e delle vostre abitudini o convinzioni: è importante essere, o almeno apparire, come persone con le quali vostra figlia può parlare, confidarsi ed essere ascoltata con attenzione e interesse.
- Poiché siete i suoi genitori non dovete comportarvi come degli eroi, se vi sentite un po’ in difficoltà nel parlare di qualcosa, potete evitare con maggiore facilità il contatto oculare parlando quando siete in macchina, oppure mentre state stanno facendo altre attività (es. lavare i piatti, montare un mobile, etc.).
- Non date per scontato che vostra figlia sia eterosessuale: ricordatevi che alcune persone potrebbero essere attratte da soggetti dello stesso sesso e che, anche se non lo si è mai considerato, potrebbero arrivare domande sull’orientamento sessuale (e dovrete accogliere anche queste con assoluta normalità).
- Se non sapete come rispondere a una domanda, dite semplicemente che non sapete rispondere (per esempio: “In questo momento non so cosa risponderti, cercherò di informami e poi te lo dirò”; oppure “proviamo a informarci insieme”).
- Rispettate la privacy di vostra figlia: anche se può essere molto divertente raccontare ad amici e familiari le confidenze ricevute, è assolutamente necessario astenersi da questa pratica, che denota mancanza di rispetto.
- Cercate di sapere cosa impara vostra figlia a scuola sulla salute intima, in modo da essere preparati a eventuali domande suscitate dalle lezioni.
- Parlate dei mezzi per difendersi da malattie o gravidanze indesiderate anche se vostra figlia non ha ancora iniziato una vita sessuale attiva: farlo quando l’ha iniziata potrebbe essere troppo tardi!
- Nel caso non vi sentiate in grado di parlare di questi argomenti, lasciate in giro per la casa giornali e libri (adatti all’età di vostra figlia) in cui si parla di intimità, in modo che la ragazza li possa leggere.
E infine: se vi sentite così in imbarazzo nell’affrontare questi argomenti, perché non provare a fare qualche seduta dal sessuologo, per superare questa difficoltà? Ritengo che sarebbe molto utile anche a voi come coppia, e non solo come genitori, poiché potreste riuscire a superare i pregiudizi che bloccano anche la vostra sfera sessuale.