Come Internet ha cambiato la sessualità fra i giovani

Teenage girl text messaging on her phoneInternet ha permesso di velocizzare i rapporti fra le persone e ha moltiplicato le possibilità di “incontro” fra uomini e donne, spesso per fini anche sessuali. La maggiore libertà, che si è creata nell’interazione fra le persone e soprattutto la velocità con cui si stringono contatti ed amicizie, ha fatto in modo che i rapporti interpersonali siano necessariamente cambiati.

I giovani fra i 13 e i 18 anni spesso chattano senza un filtro genitoriale, pertanto ingenuamente pensano che la sessualità sia quella che vedono e vivono sul web: molto veloce, “visiva”. Proprio questa esaltazione della velocità li porta ad un breve contatto via chat, scambio di sms, per poi passare subito ad un incontro erotico… virtuale o anche reale.

Il mio consiglio alle mamme è quello di non fare la “madre moderna”, ma fare la madre consapevole e “essere presente” e vigilare, poiché l’accesso e l’abuso di una sessualità troppo virtuale e superficiale può essere fuorviante non solo per la sfera intima di una figlia, ma anche per tutta la sua crescita psicologica di donna!

Il fatto che molte ragazze si atteggino a “femme fatale” sexy e che inviino foto, se non pornografiche sicuramente molto audaci, dimostra il cattivo uso del proprio corpo, un corpo vissuto sempre più come “merce di scambio”.

Una mia paziente mi ha riferito fra le lacrime di aver scoperto che le ricariche del cellulare di sua figlia erano la “paghetta” ricevuta dalla ragazzina per aver mostrato le sue parti intime via webcam! Questa situazione pericolosa, in cui il sesso ormai spopola nei siti visitati dai giovani, è stata documentata da un rapporto di Save the Children Italia, che ha rivelato percentuali davvero preoccupanti: il 40% dei giovani guarda in rete immagini o video a sfondo erotico e il 22% ha avuto rapporti sessuali con persone conosciute in chat!

Voglio sottolineare nuovamente che la visione deviata della sessualità, oltre a causare problemi alla vita sessuale dei giovani, costituisce una vera minaccia per una società già povera di valori come la nostra!

Il sesso virtuale fa male a quello reale. L’abitudine a una sessualità sempre più esplicita su internet si traduce, infatti, anche in rapporti non protetti nella vita reale: è proprio su Facebook che nasce la maggior pare delle “bufale” sulla contraccezione.

È bene instaurare con i figli un dialogo fatto di rispetto e fiducia, ai genitori suggerisco di non fare “gli amici”, ma di spiegare che internet è uno strumento molto positivo solo se utilizzato bene e che la sfera intima è molto di più di uno scambio di foto o di brevi frasi hard scambiate virtualmente. La sessualità è un modo per esprimersi, per conoscersi e conoscere l’altro.

Marco Rossi

Marco Rossi

Specialista in Psichiatria. Psicoterapeuta, Sessuologo Clinico. Presidente Società Italiana di Sessuologia ed Educazione Sessuale

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