Cagliari, 26 novembre 2019 – Il Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari organizza giovedì 28 novembre un seminario per la presentazione dei risultati intermedi del progetto “InnoQuinoa – Valorizzazione e messa a punto della coltivazione della Quinoa per la creazione di prodotti tradizionali da forno innovativi con e senza glutine”. Il progetto collaborativo è promosso e finanziato da Sardegna Ricerche e vede coinvolte al momento 17 imprese agricole e agroalimentari del territorio.
L’incontro si svolgerà nella sede dell’Azienda didattica sperimentale del Dipartimento, a Ottava (SS), con inizio alle 10.00.
Il progetto è nato dall’esigenza delle aziende agrarie isolane di trovare colture alternative che consentano di diversificare l’offerta rispetto a quella tradizionale garantendo una miglior remunerazione. La Quinoa (Chenopodium quinoa), uno “pseudo cereale” di alto contenuto proteico e privo di glutine, è stata identificata come la più adatta per questo compito, anche perché può essere coltivata utilizzando lo stesso parco macchine usato per i cereali tradizionali. L’obiettivo del progetto è pertanto la messa a punto delle tecniche di processo dell’intera catena produttiva della Quinoa al fine di ottenere prodotti da forno innovativi.
All’incontro di giovedì, aperto al pubblico, saranno presenti il responsabile scientifico del progetto, Costantino Fadda, gli esperti che collaborano alle attività, i referenti di Sardegna Ricerche e i rappresentanti delle diciassette imprese ‑agricole, di trasformazione, ristorazione e commercio‑ già coinvolte nel cluster, alcune della quali porteranno una testimonianza sulla loro partecipazione al progetto. Al termine dei lavori è prevista una degustazione di alcuni prodotti tradizionali rivisti con l’impiego della quinoa.
InnoQuinoa è uno dei 35 progetti cluster promossi da Sardegna Ricerche e finanziati grazie al POR FESR Sardegna 2014-2020. I progetti cluster sono attività di trasferimento tecnologico condotte da organismi di ricerca pubblici con l’attiva collaborazione di gruppi di piccole e medie imprese del settore o di settori affini, per risolvere problemi condivisi e portare sul mercato le innovazioni sviluppate nei laboratori. Come per tutti i progetti cluster, anche per in questo caso vale il principio della “porta aperta”: tutte le imprese interessate a partecipare possono chiedere di entrare a far parte del progetto in qualsiasi momento.