Coordinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, opera come porta di ingresso per i ricercatori italiani ai servizi provvisti dalle Infrastrutture di Ricerca Europee ESFRI, nodi di eccellenza per le competenze presenti e per la strumentazione di ultima generazione nei campi della systems biology, informatica, biologia strutturale, genomica, modelli animali, bioimaging e altro
Roma, 29 settembre 2021 – Nel contesto del Programma Nazionale per la Ricerca (PNR) 2021-2027, è stato istituito presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), il Centro Nazionale di Coordinamento per le Infrastrutture di Ricerca in ambito Biomedico (CeNCo). Il Centro intende operare come porta di ingresso per i ricercatori italiani ai servizi provvisti dalle Infrastrutture di Ricerca Europee (IR) della mappa ESFRI (European Strategy Forum on Research Infrastructures) operanti in Italia in questo settore, per le quali il CNR è la National Representing Entity.
I nodi ESFRI presenti in Italia nelle Life Sciences rappresentano centri di eccellenza, sia per le competenze presenti e sia per la strumentazione di ultima generazione, e con il CeNCo si mettono al completo servizio della comunità scientifica italiana.
Per mettere a sistema questa realtà, promuovere conoscenza, accesso e utilizzo da parte dei ricercatori pubblici e privati a laboratori e facilities e sviluppare ricerche sempre più competitive nei confronti delle sfide che l’Europa ci propone, il Direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche (DSB) del CNR, Daniela Corda, coordinerà una ricognizione delle IR mentre un gruppo di esperti già responsabili della loro costruzione e gestione sta lavorando all’ottimizzazione delle procedure di funzionamento del centro.
Le infrastrutture che operano nel centro offrono competenze e tecnologie di avanguardia già operative e rodate da tempo nei campi della systems biology, informatica, biologia strutturale, genomica, modelli animali, bioimaging e altro. Esse, inoltre, facendo parte di infrastrutture europee, hanno superato un vaglio di qualità. Ora offrono condizioni definite specificamente per la comunità scientifica italiana.
Dichiara il Direttore del CNR-DSB, Daniela Corda: “CeNCo vuole essere un one-stop-shop per mettere a disposizione dei ricercatori italiani i servizi integrati che caratterizzano le IR, al fine di rafforzare la ricerca italiana in biomedicina, formare specialisti nelle diverse tecnologie, facilitare lo sviluppo di alleanze strategiche tra centri di eccellenza e realtà industriali, promuovendo così anche il trasferimento tecnologico e lo sviluppo di start-up”.
Conclude la Presidente CNR, Maria Chiara Carrozza: “Il CeNCo rappresenta una delle azioni che il CNR vuole mettere in campo nel settore delle Scienze della Vita, dando così un contributo fattivo alla comunità scientifica italiana per lo sviluppo dei progetti in biomedicina e settori correlati. Un impegno sempre fondamentale, ancora più nell’attuale contesto segnato dalla pandemia che richiede sforzi di ricerca e industriali maggiori con la massima capacità possibile di fare massa critica”.
Il CeNCo fornirà supporto agli utenti nella selezione dei servizi, gestirà le procedure relative ai nuovi accessi e ne curerà la gestione economica, agendo quale centro di costo che punta all’auto-sostenibilità attraverso le sue attività di reclutamento di nuova utenza per le IR.