Roma, 21 giugno 2019 – L’infezione da Clostridium difficile è la principale causa di diarrea nosocomiale e può essere causa di colite con complicanze severe come il megacolon, perforazione intestinale, shock, fino alla morte. I degenti ospedalieri, soprattutto anziani, sono particolarmente esposti alla colonizzazione batterica da Clostridium difficile e alla eventuale conseguente patologia, che si manifesta a causa della produzione da parte del microrganismo di tossine che si legano a recettori delle cellule della mucosa intestinale determinando flogosi e diarrea. Nell’ultima decade, le problematiche legate all’infezione da Clostridium difficile sono aumentate a causa di una maggiore diffusione in ambito ospedaliero e della comparsa di nuovi ceppi più virulenti.
A queste tematiche è dedicato il meeting “Clostridium difficile day: il modello Gemelli. Ottimizzazione del percorso diagnostico-terapeutico di una infezione emergente” che si svolge oggi, venerdì 21 giugno, presso l’Aula Brasca della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS (inizio lavori, ore 8.30).
Il meeting è presieduto dagli esperti del Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS Giovanni Cammarota, UOC Medicina interna e Gastroenterologia e docente di Gastroenterologia presso l’Università Cattolica e da Antonio Gasbarrini, direttore dell’Area Gastroenterologia e Oncologia Medica e ordinario di Gastroenterologia all’Università Cattolica.
Obiettivo del meeting è quello di affrontare temi in relazione alla patogenesi della colite da Clostridium difficile (la disbiosi intestinale), alla variabilità delle manifestazioni cliniche, alla ottimizzazione della diagnosi e della cura e a indicare nuovi possibili scenari di assistenza medica.
“Negli ultimi anni – afferma il professor Cammarota – è stato implementato presso Il Gemelli un percorso clinico assistenziale dedicato ai pazienti con infezione da Clostridium difficile, con l’obiettivo primario di migliorare la qualità dell’assistenza, garantire la presa in carico assistenziale del paziente nelle varie fasi di un percorso integrato e di qualità, ridurre i tempi dell’iter diagnostico terapeutico, ottimizzare la qualità delle cure prestate”.
In particolare il Percorso clinico assistenziale del Policlinico Gemelli, dedicato al paziente con infezione da Clostridium difficile, che affronta un problema di salute che sta destando molta attenzione ed acquisendo sempre maggiore rilevanza, anche per le sue notevoli ripercussioni dal punto di vista socio-assistenziale ed economico, è presentato da Antonio Giulio de Belvis, Direttore UOC Percorsi e Valutazione Outcome Clinici del Gemelli.
“Il meeting si propone anche di dettagliare i risultati di tale impostazione clinico-terapeutica che, in ultima analisi, risponde a specifici bisogni di salute”, conclude Cammarota.
Tra i relatori e i moderatori del meeting si segnalano: Roberto Cauda, Direttore Area Microbiologia e malattie infettive del Policlinico Gemelli e dell’Istituto di Clinica della Malattie infettive dell’Università Cattolica, Domenico Alvaro, professore di gastroenterologia all’Università La Sapienza di Roma, Maurizio Sanguinetti, Direttore UOC di Microbiologia del Policlinico Gemelli e dell’Istituto di Microbiologia dell’Università Cattolica, Massimo Fantoni, professore aggregato di Clinica delle Malattie infettive dell’Università Cattolica; Francesco Franceschi, Direttore Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso del Policlinico Gemelli, Franco Scaldaferri, dirigente medico UOC Medicina interna e Gastroenterologia del Policlinico Gemelli, Veronica Ojetti, dirigente medico UOC Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso del Policlinico Gemelli e Gianluca Ianiro, medico contrattista presso la UOC Medicina Interna e Gastroenterologia.