Torino, 7 aprile 2023 – La chirurgia guidata dalle immagini con l’utilizzo di nuovi modelli 3D degli organi del paziente – HA3D, Hyper Accuracy 3D Model – che offrono dettagli anatomici senza precedenti e consentono una pianificazione operatoria estremamente precisa. L’intelligenza artificiale applicata agli interventi chirurgici in cui il modello virtuale dell’organo viene sovrapposto automaticamente all’anatomia del paziente per ottenere immagini di realtà aumentata in grado di guidare il chirurgo durante le fasi più critiche dell’intervento e garantire così un minimo impatto sulla funzionalità dell’organo.
L’utilizzo del metaverso in urologia, presentato in anteprima mondiale, grazie al quale realizzare una discussione collegiale tra chirurghi in un ambiente virtuale dove gli avatar digitali dei diversi specialisti riuniti possono condividere e confrontarsi su informazioni cliniche e indagini radiologiche del paziente, quali Tac o risonanza magnetica o immagini in 3D, e pianificare l’intervento in tempo reale.
Tutto questo e molto altro ancora verrà presentato il 13 e il 14 aprile 2023 presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria San Luigi Gonzaga di Orbassano (TO) in occasione dell’11th International Techno-Urology Meeting (TUM), l’appuntamento annuale diventato un punto di riferimento internazionale per l’aggiornamento scientifico sulle innovazioni tecnologiche in chirurgia urologica che richiama professionisti dai centri di eccellenza di tutto il mondo.
L’evento, realizzato grazie al supporto della Direzione Generale e di tutto lo staff del prof. Francesco Porpiglia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Luigi Gonzaga in collaborazione con il Dipartimento di Oncologia – Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Torino e dell’Istituto di Candiolo IRCCS, è articolato in due giorni interamente dedicati alla live surgery: i più celebri urologi da ogni parte del mondo eseguiranno oltre venti interventi chirurgici con tecniche laparoscopiche o robot-assistite, in collegamento da remoto o all’interno delle sale operatorie dell’Ospedale di Orbassano e dell’IRCCS di Candiolo.
Nelle dieci edizioni precedenti sono stati oltre 300 i professionisti partecipanti da più di 35 Paesi. Quest’anno hanno confermato la loro presenza tutti i big della specialità medica nel mondo, tra cui il prof. Alex Mottrie, il dott. Alberto Breda, il dott. Renaud Bollens, il prof. Peter Wiklund, il prof. Evangelos Liatzikos che rappresenteranno i Paesi Europei; mentre una nutrita delegazione parteciperà dagli USA sia con interventi live sia broadcasteed: dott. Ash Tewari, prof. Jihad Kaouk, prof. Edward Cherullo, dott. Craig Rogers, dott. James Porter, prof. Ahmed Ghazi, prof. Riccardo Autorino e dott. Simone Crivellaro.
Inoltre, si connetteranno dalla Cina esperti urologi dell’equipe del prof. Bo Yang per mostrare le loro tecniche chirurgiche in casi clinici complessi. Infine, la realtà italiana sarà fortemente rappresentata con la partecipazione a interventi dal vivo dei professori Carlo Terrone, Alessandro Antonelli, Andrea Minervini, Bernardo Rocco e Riccardo Schiavina e del dott. Antonio Galfano.
“Il metaverso e le nuove modalità di visualizzazione e condivisione in ambienti totalmente virtuali permettono di abbattere le distanze e di poter condividere le esperienze tra i diversi specialisti. I pazienti stessi potranno trarre beneficio da questa nuova realtà, grazie alla possibilità di essere coinvolti in consulti multidisciplinari anche da luoghi distanti tra loro”, dichiara il prof. Francesco Porpiglia.
“Grandi potenzialità sono da riconoscere anche nell’ambito della didattica, a partire dagli studenti di medicina che potranno fruire di una nuova modalità di studio dell’anatomia umana sempre più precisa, ricca di dettagli e interattiva; fino ai futuri giovani chirurghi che potranno compiere interventi simulati nel mondo virtuale prima di mettere le mani su un paziente reale”.
“Il metaverso e molte altre tecnologie sono in continua fase di sviluppo nelle sale operatorie del Dipartimento di Oncologia nelle sedi del San Luigi Gonzaga e dell’Istituto di Candiolo per contribuire a migliorare la chirurgia mininvasiva e trasformarla in una chirurgia di precisione sempre più avanzata e al contempo sempre più sicura”, conclude Porpiglia.