Sassari, 26 febbraio 2020 – La tecnologia robotica in sanità assume ai giorni nostri un ruolo sempre più rilevante, in particolare all’interno di un’azienda ospedaliero universitaria dove la ricerca, la didattica e la formazione rappresentano una mission assieme all’assistenza. La chirurgia robotica, infatti, è un importante ausilio nel trattamento di alcune patologie nell’ambito della chirurgia generale, urologica e ortopedica.
È ormai documentato anche da una vasta letteratura internazionale come, a esempio, con l’impiego della robotica il trattamento chirurgico del tumore prostatico o la sostituzione protesica del ginocchio presentino un risultato migliore rispetto alla chirurgia tradizionale.
L’impiego della robotica e i suoi risultati saranno i temi principali del corso-convegno “Risultati e aspettative della robotica in chirurgia generale, ortopedica e urologica”, in programma a Sassari, venerdì 28 febbraio.
Due sessioni, una mattutina e una pomeridiana che porteranno gli specialisti a confrontarsi prima in una ‘live surgery’ in chirurgia ortopedica al Policlinico sassarese quindi sulla multidisciplinarietà nella chirurgia robotica.
Il primo incontro si svolgerà appunto al Policlinico sassarese di viale Italia, dalle 8.30 alle 12.30, e avrà come tema le protesi mono-compartimentali del ginocchio.
Dalle ore 16.30, invece, nell’aula magna del complesso biologico dell’Aou di Sassari, la parola passerà agli esperti per un corso che metterà al centro diversi temi: l’evoluzione della tecnologia applicata alla navigazione, del training, delle indicazione e dei risultati in chirurgia robotica ortopedica, dello stato dell’arte, delle prospettive, delle indicazioni e dei limiti della chirurgia robotica in chirurgia generale, ortopedia e urologia. Uno spazio sarà dedicato anche alle indicazioni e ai risultati della chirurgia robotica trans-orale.
La chirurgia robotica, se si pensa alla chirurgia prostatica, consente un miglioramento della gestualità dell’atto chirurgico, perché permette un ampliamento della gestualità chirurgica rispetto alla mano dell’uomo, che non arriva a effettuare determinate manovre in spazi ristretti.
La chirurgia robotica in ortopedia trova la sua indicazione principe nella chirurgia protesica del ginocchio, sia totale sia monocompartimentale, in quanto consente un’alta precisione dei tagli e una riproducibilità perfetta della tecnica chirurgica, nel rispetto del planning pre-operatorio in capo al chirurgo. È lui che deve, con esperienza e cultura, saper porre la giusta indicazione e pianificare l’intervento, mentre al robot spetta il compito di perfezionare la gestualità e la manualità dell’operatore che ha pianificato la strategia.
I temi del convegno troveranno poi spazio all’interno di un dibattito al quale parteciperanno esperti della sanità regionale e rappresentanti del territorio.