Chirurgia robotica contro il cancro: IEO numero uno in Italia

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Milano, 27 ottobre 2017 – L’Istituto Europeo di Oncologia sarà dal prossimo 2 novembre il primo Epicenter Intuitive in Italia, vale a dire l’unico centro nazionale che ha raggiunto gli alti livelli di esperienza e di dotazione tecnologica necessari per insegnare chirurgia robotica a livello internazionale.

IEO sarà l’unico Epicenter multidisciplinare in Europa, in grado di offrire formazione in Urologia, Ginecologia, Chirurgia generale, Chirurgia Toracica. Gli standard di qualità e volume chirurgico necessari sono stati determinati dalla casa produttrice del robot chirurgico Da Vinci,  il sistema utilizzato in tutti i centri oncologici avanzati del mondo.

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Prof. Roberto Orecchia

“Il riconoscimento come Epicenter da parte di Intuitive è di fatto una certificazione della massima qualità dell’attività chirurgica robotica dello IEO – dichiara il prof. Ottavio de Cobelli, Direttore del Programma Urologia  e Responsabile dell’Epicenter – Allo stesso tempo è una conferma dell’importanza e della diffusione della disciplina nel nostro Paese, che assume così un ruolo primario in  Europa”.

I robot da Vinci sono più di 4.100 nel mondo: 2.703 negli USA, 538 in Asia e 698 in Europa, di cui ben 96 in Italia. Intuitive ha scelto fino ad oggi come Epicenter 22 prestigiosi istituti europei (fra cui l’Hopital La Pitie – Salpetriere in Francia, il Karolinska in Svezia e il Guy’s Hospital in Gran Bretagna) a cui si affianca oggi, lo IEO.

“Con la rimozione della prostata – continua de Cobelli – è iniziato il decollo in IEO, come ovunque nel mondo, della chirurgia robotica, undici anni fa. Oggi, con oltre 4.000 interventi eseguiti, siamo il primo centro in Italia per numero di interventi di prostatectomia robot-assistita. Negli ultimi anni l’indicazione della chirurgia robotica si è estesa anche ad altre patologie oncologiche urologiche, sono state eseguite infatti con tecnica robotica 433 nefrectomie parziali, 336 nefrectomie radicali, 62 cistectomie e 25 linfadenectomie retroperitoneali, per un totale di oltre 5.000 procedure”.

Il know-how robotico in IEO si è sviluppato subito anche in altre specialità: ginecologia (dopo la prostatectomia l’intervento robotico più frequente in IEO è la rimozione dell’utero), chirurgia cervico-facciale, chirurgia toracica, chirurgia addomino-pelvica e, più di recente, senologia. Oggi IEO è l’unico centro oncologico in Italia e in Europa in cui tutte le specialità chirurgiche utilizzano il robot, fanno ricerca clinica e si dedicano all’attività didattica. Più di 1.000 interventi all’anno, degli oltre 14.000 globali, vengono eseguiti con tecnica robotica, con un tasso di crescita annuale del 25%. L’attività clinica è affiancata da costante attività di ricerca, che ha generato oltre 60 pubblicazioni scientifiche a firma IEO in ambito di chirurgia robotica”.

“La letteratura mondiale ha dimostrato in modo chiaro che il robot in sala operatoria permette di ottenere lo stesso risultato oncologico, con effetti collaterali post-intervento molto minori – ha dichiarato il prof. Roberto Orecchia, Direttore Scientifico – Per ottenere questi risultati tuttavia acquistare delle macchine non basta: bisogna investire in formazione. Gli studi dimostrano che esiste una soglia di sostenibilità di 150 interventi all’anno: noi ne effettuiamo quasi dieci volte tanto. Un volume che rende ottimali anche le curve di apprendimento dei nostri chirurghi, infermieri e tecnici. La robotica non può essere un’opzione limitata a qualche caso ogni tanto, ma deve essere una scelta coerente e motivata di tutto l’ospedale”.

“La chirurgia robotica è conforme alla filosofia IEO del ‘minimo trattamento efficace’:  il minimo danno possibile alla qualità di vita del paziente e la massima efficacia contro il cancro – conclude de Cobelli – Siamo orgogliosi di essere delegati dall’azienda produttrice a creare una cultura della robotica in Italia e in Europa. Già abbiamo una solida esperienza di formazione: dal 2010 IEO ha una Scuola di Specializzazione per i suoi operatori. Essere Epicenter significa ora offrire la possibilità a chirurghi di altri ospedali di osservare l’organizzazione, le procedure e le metodiche utilizzate in IEO, per poi trasferire il know-how nei loro centri di provenienza”.

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