Milano, 17 novembre 2023 – Si sa, l’ospedale e soprattutto le sale operatorie sono luoghi che incutono ansia e paure. Quando poi si tratta di bambini, questi stati d’animo sono ancora più incontrollabili. I medici e gli infermieri dedicano molto tempo a parlare con le famiglie e con i piccoli pazienti per spiegare loro cosa accade in modo da affrontare con meno preoccupazioni il percorso di cura.
Ma si può fare anche qualcosa in più. Si possono per esempio rendere gli ambienti e tutto il contesto più “a misura di bambino” e usare la terapia del gioco per ridurre l’impatto psicologico e lo stress legati ad una malattia. Compreso il percorso che conduce alle sale operatorie.
Proprio per questo da oggi a Niguarda niente più barelle per varcare la soglia del temuto blocco operatorio della Chirurgia Pediatrica. I bambini, infatti ,potranno arrivarci alla guida di fantastiche mini car elettriche: una Maserati, una BMW I8 Coupé, una Mercedes CLS 350 AMG e un camion Mercedes Actros, radiocomandabili anche dal personale sanitario e dai genitori.
Grazie alla generosa donazione dell’Associazione 2NOVE9 Associazione Vittime incidenti stradali – APS, parte così un progetto che punta a diversi obiettivi. Da una parte, il bambino ha modo di sentirsi più a proprio agio in un ambiente solitamente percepito come ostile. La sua serenità, inoltre, consente di alleviare anche la tensione provata dai genitori, con conseguenze positive anche sulla relazione e la comunicazione con l’equipe del reparto.
Il tutto, ovviamente, in piena sicurezza. “Ci auguriamo che potersi distrarre, guidando tra i corridoi queste bellissime macchine, aiuti i nostri piccoli pazienti ad avere un po’ meno paura. Sono sempre più evidenti, infatti, gli effetti benefici del gioco durante il ricovero per ridurre lo stress e l’ansia – commenta Marco Bosio, Direttore Generale dell’Ospedale Niguarda – Se a bordo delle loro auto, accompagnati dai genitori, i bambini affronteranno il viaggio in ospedale con un po’ più serenità lo dobbiamo all’Associazione 2NOVE9, che ringraziamo calorosamente”.