Roma 1 dicembre 2016 – Con un atto di arroganza che va al di là del buon senso ed è al di fuori da ogni procedura democratica la Ministra per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, dopo aver sentito tutte le organizzazioni sindacali, ha deciso di incontrare la sola triplice per siglare, non il contratto (quello, in base alla legge non lo possono fare solo con la triplice) ma bensì un accordo, chiaramente pre-elettorale, in vista del referendum del prossimo 4 dicembre, in cui si svendono i lavoratori, il loro diritto ad una giusta retribuzione e la possibilità di recuperare – almeno parzialmente – il potere di acquisto delle buste paga svalutate artificialmente con un blocco legislativo delle retribuzioni che è stato attuato, se non con il consenso, quanto meno con il corresponsabile silenzio della Triplice.
La triplice ha siglato, questa sera, un accordo pre-elettorale che condizionerà tutti, ma non rappresenta tutti. Come tutti sanno la legge di bilancio del 2017 non ha stanziato le somme necessarie a coprire gli 85 euro lordi di cui si parla; non ci sono quindi le risorse e le coperture finanziarie per sottoscrivere i contratti che dovranno attendere la legge di bilancio del 2018 che sarà varata a fine 2017. Poi nel 2018, i lavoratori delle pubbliche amministrazioni avranno una mancia di 85 euro medie pro capite.
Ma dove vivono, su quale luna mangiano? In questo periodo si stanno rinnovando i contratti del lavoro privato con aumenti simili, ma quelle categorie del lavoro privato che oggi rinnovano il contratto ad 80-90 euro hanno già avuto gli aumenti di due rinnovi relativi ai trienni 2010-2012 prima (circa 100 €) e 2013 – 2015 poi (circa 130 €); sei anni di benefici contrattuali nei quali i lavoratori delle pubbliche amministrazioni avevano lo stipendio bloccato; il medesimo stipendio che hanno oggi e che forse l’anno prossimo si vedranno aumentato con la mancia elettorale concordata oggi.
Dopo questa mancetta Cgil, Cisl e Uil dovrebbero vergognarsi, e dovrebbero andare a nascondersi!!! Proprio loro, che ad ogni alito di vento, in ogni occasione, si sciacquano la bocca con parole come democrazia, rispetto, partecipazione; ma hanno chiesto ed ottenuto dalla Ministra di attuare una politica maleducata ed arrogante e di fare carne di porco della democrazia sindacale e della cortesia istituzionale!
Questa arroganza merita di essere portata alla conoscenza di tutti i lavoratori affinché gli stessi possano decidere con coscienza di causa a chi attribuire la responsabilità della loro progressiva perdita di potere di acquisto e della loro lenta ma inesorabile discesa verso la povertà. Noi non ci stiamo!
fonte: ufficio stampa