Roma, 11 giugno 2021 – Sul caso AstraZeneca, “di fatto l’utilizzo su macro scala ha evidenziato un rischio bassissimo, 1 a 100mila, di rare trombosi, e in questa fase in cui è necessario dare la massima sicurezza anche per incoraggiare la vaccinazione nei giovani, io direi che considerando che questi eventi rarissimi si sono verificati sotto i 40 anni d’età, ben venga un’indicazione più netta sul fatto che questo vaccino sia somministrato solo agli over 60”, ha affermato il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario IRCCS Galeazzi di Milano, intervenuto ai microfoni della trasmissione “Genetica Oggi”, condotta da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus.
“C’è un’esigenza di vaccinare e di farlo il più velocemente possibile perché il risultato lo si otterrà con una velocità di arrivo a questi valori, i dati di susseguono e si precisano meglio nell’uso reale a livello mondiale, quindi un’indecisione o un elemento di incertezza non è una sconfitta, ma dobbiamo massimizzare la sicurezza alla luce di una necessità di vaccinazione. Si stima che la campagna di vaccinazione abbia evitato migliaia di morti. Ovviamente la vaccinazione non è come assumere una caramella, va fatta sapendo che dei rischi ci sono e bisogna minimizzarli, in questo caso andando a profilare un vaccino”.
Sui richiami per chi ha già fatto la prima dose di AstraZeneca. “Si è visto che finora con la seconda dose non è mai successo niente, quindi al momento il rischio è zero. Ma si stanno facendo anche sperimentazioni sul mix di vaccini che stanno dando buoni risultati. È comunque una decisione che spetta al Ministero della Salute se fare un’ulteriore precisazione”.
(fonte: Radio Cusano Campus)