Caro farmaci: come garantire l’accesso alle cure? Convegno alla Statale di Milano

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antibiotici-pillole-farmaciMilano, 26 aprile 2016 – Il prossimo 28 aprile un convegno promosso dal Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità riunirà presso la sala Napoleonica della Statale, nel centro di Milano, alcuni dei nomi più illustri della ricerca italiana e internazionale.

Tema della giornata, i farmaci essenziali e, più precisamente, il modo in cui la ricerca indipendente, l’università, gli apparati di governance e i sistemi di valutazione dei farmaci possono concorrere a garantire l’accesso ai farmaci essenziali a tutti coloro che ne abbiano necessità. Un accesso messo a rischio dall’incremento esponenziale dei prezzi e dalla dispersione delle risorse su molecole che apportano benefici marginali.

Nonostante, infatti, i progressi nella diffusione e accessibilità delle terapie siano significativi – basti pensare al caso dell’HIV–, molto resta da fare, soprattutto nell’ambito delle malattie croniche, per esempio l’epatite C, e di quelle non trasmissibili, come i tumori.

Gli esperti mondiali sottolineano come la questione del prezzo delle medicine sia una questione rilevante, e non solo per i paesi poveri. D’altro canto, rimarcano l’importanza di altri fattori altrettanto importanti nel definire politiche efficaci di accesso universale, tra i quali la necessità di ricorrere a evidenze affidabili per compiere scelte orientate alla salute pubblica.

La Lista dei Farmaci Essenziali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità è stata uno strumento di successo per individuare i farmaci che offrono maggiori benefici alla popolazione, la cui accessibilità dovrebbe essere sostenuta attraverso politiche che ne garantiscano la disponibilità senza restrizioni: accordi internazionali di cessione di licenza per la produzione di versioni generiche di farmaci sotto brevetto (medicines patents pool), registrazione di nuove molecole all’interno di programmi pubblici internazionali (global fund), nuovi sistemi, basati sul beneficio clinico e di salute pubblica, per definire politiche di accesso globale ai farmaci.

Nel corso del Convegno del 28 aprile si alterneranno presentazioni sul ruolo della ricerca indipendente (Silvio Garattini, IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri), sugli effetti della mancata pubblicazione dei risultati degli studi negativi (Kay Dickersin, Johns’ Hopkins University), sul ruolo delle riviste scientifiche internazionali e quello dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (David Moher, Ottawa Hospital Research Institute); Nicola Magrini, OMS, Segretariato per i Farmaci Essenziali), sui programmi internazionali di accesso ai farmaci (Selina Lo, The Lancet) e sulla funzione dell’università (Manuel Martin, studente di medicina, The Imperial College London).

La conferenza e il dibattito sono pubblici. Le presentazioni sono in lingua inglese. Per informazioni: Francesca Ruggiero, Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute, Università degli Studi di Milano Via Pascal, 36 – 20133 Milano, tel. 02/50315118, e-mail: francesca.ruggiero@unimi.it

fonte: ufficio stampa

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