Roma, 19 giugno 2020 – “In tempi di Covid il problema già preesistente delle carenze di farmaci si è aggravato. Le misure di confinamento hanno provocato vari effetti come la chiusura di fabbriche, la difficoltà di distribuzione e importazione di materie prime e principi attivi. I problemi hanno riguardato soprattutto sedativi, rilassanti, bloccanti muscolari, antibiotici, vasocostrittori, ma anche altri prodotti non usati nelle terapie intensive e per il Covid-19”.
Lo ha evidenziato il direttore esecutivo della European Medicines Agency (EMA), Guido Rasi, in un’audizione sull’azione internazionale dell’Italia per l’attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e sull’efficacia del quadro normativo nazionale e del sistema italiano di cooperazione, in commissione Affari esteri della Camera.
“Le carenze dei medicinali – ha ricordato – sono un problema gestito a livello nazionale, ma in questa crisi abbiamo lavorato con gli Stati che ci hanno chiesto un aiuto. Circa 400 aziende hanno risposto alle nostre richieste, facilitando la riallocazione della produzione. Il lavoro svolto ha dato risultati positivi, consentendo ai produttori di aumentare ora la capacità di fornitura e stiamo collaudando un nuovo sistema per prepararci a una possibile seconda ondata di contagi, che potrebbe arrivare in autunno, con una modellistica per capire quante dosi serviranno a livello europeo”.
(fonte: AIOM News)