Roma, 23 novembre 2021 – Nel campo della cardiologia degli ultimi decenni, il mutamento del quadro epidemiologico a favore delle malattie cronico-degenerative e l’invecchiamento della popolazione hanno determinato un’evoluzione dei bisogni di salute dei pazienti. Quali sono queste nuove necessità da tenere in considerazione e cosa aspettarsi dal prossimo futuro?
Se ne parla dal 2 al 4 dicembre a Roma in occasione del primo congresso internazionale “San Camillo Cuore” che vede la partecipazione e il confronto degli esperti del Dipartimento Toraco-Cardio-Vascolare dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini, punto di eccellenza e riferimento della cardiochirurgia per il territorio nazionale e non solo.
Il convegno – con il patrocinio di ANMCO Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri – si propone di presentare aggiornamenti riguardo le problematiche più comuni della cardiologia, dalle cliniche e interventistiche a quelle organizzative, al fine di fornire i giusti strumenti nella pratica clinica quotidiana per favorire l’integrazione multidisciplinare, multi professionale e il percorso ospedale-territorio, per una gestione olistica dell’utente/paziente che esprime un bisogno di salute.
“L’impatto epidemiologico delle forme di cardiopatia acute, come Sindromi coronariche, scompenso cardiaco e fibrillazione atriale, determinano necessità di ricoveri ospedalieri e costi elevati”, sottolinea il prof. Domenico Gabrielli, Direttore della UOC di Cardiologia e presidente del congresso assieme al prof. Francesco Musumeci, Direttore del Dipartimento promotore del Convegno e Direttore della UOC di Cardiochirurgia.
“Il progresso tecnologico, anche in questo campo, ha svolto e continuerà a svolgere un ruolo importante nel plasmare la futura pratica clinica: il clinico si deve dunque muovere ben conoscendo le possibilità diagnostiche e terapeutiche della cardiologia moderna, avendo bene a mente di dover procedere con la necessaria appropriatezza nel percorso diagnostico-terapeutico, sia per migliorare gli outcome della popolazione che per contenere i costi inutili, onde liberare risorse per l’assistenza”, prosegue Gabrielli.
È noto infatti il gap esistente tra le evidenze derivate dagli studi clinici e le difficoltà di gestione clinica incontrate nella pratica quotidiana.
“Gli argomenti che saranno sviluppati durante il convegno sono stati accuratamente scelti per la loro importanza scientifica e clinica – continua il prof. Gabrielli – così che i risultati scientifici del congresso si possano poi applicare nel quotidiano a beneficio dei pazienti. Largo spazio sarà dedicato anche alle reti per le emergenze cardiologiche tempo-dipendenti alla luce della esperienza pandemica, con il coinvolgimento delle più importanti reti di professionisti e i responsabili organizzativi”.
La parte cardiochirurgica troverà particolare risalto nella lettura inaugurale dell’intervento Il futuro della cardiochirurgia. Innovazione fra valutazione critica ed etica del prof. Francesco Musumeci, Presidente Onorario del Congresso, che tratta i temi della evoluzione tecnica compatibili con l’etica professionale.
Il progetto formativo è stato accolto con entusiasmo dal Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini, il dott. Narciso Mostarda, che parteciperà attivamente all’evento, fruibile sia in presenza che da remoto (per le ovvie limitazioni dettate dalla necessità di contenere la pandemia) così da ampliare il più possibile la platea dei discenti, stante l’elevato livello scientifico del convegno che vede coinvolti tutti gli appartenenti al dipartimento e la Faculty numerosa e di altissimo livello.
“Sono certo che il successo di un evento scientifico di tale livello porterà dei favorevoli risultati nella pratica clinica quotidiana a favore dei pazienti cardiopatici – conclude Gabrielli – ridando slancio a tutta l’attività clinica e di ricerca del San Camillo e non solo”.
Il primo congresso “San Camillo Cuore” si terrà in forma ibrida, in streaming e in presenza presso lo Spazio Field in Via Merulana 248, Roma (solo 100 posti).