Cardiologia interventistica: il GSD si pregia della collaborazione del luminare giapponese Ochiai

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Milano, 1 ottobre 2018 – Una visita illustre per il Gruppo ospedaliero San Donato, che si traduce in una grande possibilità per medici e pazienti. Questo rappresenta l’arrivo in Italia di Masahiko Ochiai, 60 anni, giapponese, luminare della cardiologia interventistica, che lavora presso la Showa University Northern Yokohama Hospital di Chigasak.

Considerato tra i migliori cardiologi al mondo, Ochiai è l’inventore di una procedura unica nel suo genere.

Ospite oggi dell’équipe dell’UO di Emodinamica dell’Istituto Clinico S. Anna di Brescia guidata dal dott. Delio Tedeschi e domani dell’équipe di Cardiologia Clinica, Terapia Intensiva Cardiovascolare e Cardiologia Interventistica dell’Istituto Clinico Sant’Ambrogio di Milano, guidata dal dott. Maurizio Tespili. Lo specialista metterà la sua grande esperienza al servizio dei colleghi italiani, guidandoli in diversi interventi di grande complessità.

Il luminare giapponese ha ideato, circa 15 anni fa, una tipologia di angioplastica per la disostruzione di coronarie cronicamente occluse, che mira a liberare il vaso contemporaneamente per via retrograda e anterograda, ovvero non attraverso il solo accesso frontale, che segue quindi il flusso anterogrado del sangue, bensì agendo anche per via opposta, ossia sfruttando i “circoli collaterali”, dei piccoli vasi che si sviluppano naturalmente nel cuore in caso di coronarie chiuse da molto tempo.

Questo tipo di accesso, in contemporanea, offre più probabilità di successo, per una tipologia di procedura che presenta un alto livello di rischio operatorio, ma se eseguita a regola d’arte ha il 90% di possibilità di riuscita ed è risolutiva.
La particolare tecnica si impiega su pazienti con angina pectoris cronica, con evidenza di ischemia inducibile ai test provocativi, quindi con rischio o sintomi molto importanti, selezionati con particolare attenzione.

Occorrono iper-specializzazione e grande maestria, combinate a tecnologie sofisticate per portare a termine questo tipo di procedura, che è ancora poco diffusa nel nostro Paese e che è praticata solo in alcuni centri d’eccellenza, come l’Istituto Clinico S. Anna di Brescia e l’Istituto Clinico Sant’Ambrogio di Milano.

La visita del professor Ochiai, da sempre molto impegnato nella divulgazione scientifica, sarà per gli specialisti bresciani e milanesi una preziosa occasione di confronto diretto sul campo operatorio, di alta formazione e di crescita.

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