Palermo, 7 gennaio 2025 – Presso la Cardiochirurgia dell’AOU Policlinico “Giaccone” di Palermo sono state impiantate protesi aortiche transcatetere di ultima generazione su tre pazienti di 70, 85 e 90 anni. Si tratta dei primi 3 impianti effettuati in strutture pubbliche in Sicilia e tra i primissimi in Italia. I pazienti, di cui 2 operati per stenosi aortica e uno a causa di una protesi aortica biologica disfunzionante, sono stati dimessi e stanno bene.
Gli interventi sono stati effettuati da un team multidisciplinare composto dai cardiochirurghi Sebastiano Castrovinci, Linda Pisano ed Eduardo Tulumello, dai cardiologi emodinamisti Salvatore Evola e Daniele Adorno e dalla cardio-anestesista Dina Di Piazza, coadiuvati dal tecnico di Radiologia Salvatore Catalano e dagli infermieri del blocco operatorio di Cardiochirurgia.
“Queste nuove protesi autoespandibili – commenta il Responsabile dell’UOS di Emodinamica Salvatore Evola – sono caratterizzate da significative evoluzioni tecnologiche che semplificano gli eventuali successivi trattamenti coronarici dei pazienti oltre i 75 anni”.
Le nuove protesi, progettate per garantire maggiore resistenza, durata e biocompatibilità, sono specificamente studiate per migliorare gli esiti clinici e ridurre i tempi di recupero post-operatorio.
Il Direttore dell’UOC di Cardiochirurgia, Vincenzo Argano, sottolinea: “Queste nuove tecnologie, sempre più sofisticate, dimostrano migliori risultati a breve e lungo termine ma spesso non vengono utilizzate a causa dei costi più elevati. Rivolgo un sentito ringraziamento ai vertici del Policlinico che si adoperano costantemente a migliorare la qualità di cura per i nostri pazienti”.
La Direttrice Generale del Policlinico, Maria Grazia Furnari, commenta: “L’introduzione di queste nuove protesi è un esempio tangibile del nostro impegno per l’innovazione e la qualità della salute pubblica, ponendo sempre al centro le esigenze dei pazienti e la ricerca della migliore qualità delle cure, e delle competenze d’eccellenza del nostro team di cardiochirurghi, anestesisti e specialisti cardiovascolari”.