Roma, 9 maggio 2019 – “La droga è una ‘epidemia’ nazionale che dobbiamo affrontare e risolvere, in modo concreto ed efficace, educando e formando i nostri figli. Serve inevitabilmente anche la repressione e il contrasto in aggiunta alla prevenzione per dissuadere i nostri ragazzi dall’uso della cannabis che è non solo pericolosa per i danni al cervello degli adolescenti ma anche perché predispone i ragazzi più fragili e vulnerabili all’uso delle droghe.
La presenza di negozi aperti alla vendita di droga rappresenta un messaggio devastante per i nostri ragazzi, e vanifica decenni di attività di prevenzione contro la droga.
Occorre convocare subito una conferenza nazionale sulle tossicodipendenze, mirante a fare il punto scientifico e concreto sui danni della droga, e mirante a rilanciare le attività di tutela dei nostri figli per allontanarli dal dramma dell’uso degli stupefacenti.
In una nostra recente indagine abbiamo rilevato con quanta facilità i minori accedano alla “Cannabis light”, non conoscendone i danni per la salute e il divieto per uso ricreativo. Basti pensare che all’interno dei cannabis shop: nel 30% dei casi non erano presenti cartelli di divieto di vendita ai minorenni e il 35% dichiara di non averci fatto caso (quindi non esposti in luogo visibile). Solo il 21% degli intervistati li ha visti in alcuni negozi e il 14% dichiara di averli visti sempre. Inoltre: il 69,6% degli intervistati dichiara l’assenza di cartelli per spiegare il corretto utilizzo della sostanza; solo il 3,1% di loro dice di averli visti sempre.
Ma ancora più grave che nel 72,2% dei casi i ragazzi dicono che non è stato chiesto loro un documento prima dell’acquisto della sostanza; e che nel 68% dei casi il rivenditore non si è rifiutato di vendere il prodotto nonostante fossero minorenni’’, ha dichiarato Antonio Affinita, direttore generale Moige, movimento genitori.