L’AIRC finanzia il progetto del prof. Di Marino dell’Università Politecnica delle Marche. Nel progetto si intende identificare e caratterizzare nuove molecole, chiamate peptido-mimetici, con lo scopo di inibire il fattore di traduzione eIF4E, implicato nel processo di crescita e replicazione delle cellule tumorali
Ancona, 1 dicembre 2022 – Daniele Di Marino, professore associato del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente (DiSVA) dell’Università Politecnica delle Marche, coordinerà l’Investigator Grant AIRC 2022 dal titolo “Tackling translational control in cancer: structural and functional characterisation of novel eIF4E-binding inhibitors”.
Le proposte sono state selezionate attraverso una peer review internazionale valutando la rilevanza scientifica, l’innovazione, la fattibilità, la competenza del PI (Principal Investigator, il coordinatore scientifico) e del team di ricerca, il potenziale impatto sui pazienti. Il finanziamento, della durata di cinque anni, è di mezzo milione di euro (€ 532.000,00).
“Si tratta di un risultato importante per l’Ateneo che rafforza il suo ruolo di Research University – afferma il Rettore prof. Gian Luca Gregori – consapevoli che attraverso la conoscenza prodotta mediante la ricerca si possa generare valore per tutta la Società”.
“È certamente un riconoscimento di prestigio che conferma l’eccellenza della ricerca scientifica del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente – afferma il prof. Francesco Regoli Direttore DiSVA – Oltre agli importanti risultati che saranno ottenuti, questo progetto è anche un investimento sul futuro e sulla crescita di giovani ricercatori entusiasti del loro lavoro”.
Nel progetto sostenuto dalla Fondazione AIRC si intende identificare e caratterizzare nuove molecole, chiamate peptido-mimetici, con lo scopo di inibire il fattore di traduzione eIF4E, implicato nel processo di crescita e replicazione delle cellule tumorali.
Queste specifiche molecole rappresentano una nuova e innovativa strategia terapeutica per contrastare la progressione tumorale e la formazione di metastasi, e sono considerate un’alternativa valida agli attuali metodi chemioterapici. Obiettivo ultimo della ricerca è quello di svelare i meccanismi molecolari alla base della deregolazione del processo di traduzione nelle cellule tumorali.
Lo studio sarà sviluppato grazie alla collaborazione con la prof.ssa Beatrice Vallone del Dipartimento di Scienze Biochimiche dell’Università Sapienza (Roma), la prof.ssa Paola Perego della Fondazione I.R.C.C.S. Istituto Nazionale dei Tumori (Milano), e il dott. Alessandro Gori, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Milano).